De Magistris attacca l’ordinanza di ieri di De Luca sostenendo che non riapriranno dopo il 30 ottobre: la Regione ha alzato bandiera bianca
Continua a scatenare polemiche la decisione presa ieri dal governatore della Campania Vincenzo De Luca di chiudere le scuole di qualsiasi ordine e grado dal oggi fino al 30 ottobre dopo il bollettino dell’Unità di Crisi. I dati hanno fornito una situazione da record negativo in regione con lo sforamento di mille in casi in ventiquattr’ore, mai così tanti neanche ai tempi del lockdown.
La decisione non ha raccolto solo il rifiuto della ministra dell’Istruzione Azzolina e del capo del governo Conte ma anche del sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Si apre così l’ennesimo scontro tra i due rappresentanti istituzionali sempre sul terreno della scuola.
Il primo cittadino, intervenuto a Radio Capital, ha detto che questa ordinanza è come la confessione di incapacità di rafforzare la rete sanitaria. Il sindaco non crede che dopo il 30 ottobre le scuole riapriranno ma che il tutto si prolungherà fino a Natale.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> UFFICIALE – Coronavirus Campania, da domani scuole chiuse: la nuova ordinanza di De Luca
De Magistris attacca: “Non è stato fatto nulla da giugno”
Parliamo della situazione in #Campania data la decisione del Presidente Vincenzo De Luca di chiudere scuole e università. @andlucatello e @RQuadrano commentano insieme al Sindaco di Napoli @demagistris , durante The Breakfast Club. Ascolta il podcast:https://t.co/CDM0sU2hSc
— Radio Capital (@RadioCapital_fm) October 16, 2020
Come i tanti critici nei confronti della decisione di ieri, De Magistris mette in evidenza che la scuola è la vittima da sacrificare per coprire altre mancanze che sono croniche e che la pandemia ha fatto emergere con forza.
In tutta la regione, dice il sindaco, ci sono 110 posti in terapia intensiva mentre gli abitanti sono 6 milioni e mezzo, per questo vede la decisione come l’innalzamento della bandiera bianca, una resa.
Rimarca poi cose già dette nelle settimane scorse: non vengono forniti i dati municipalità per municipalità, una cosa che “quando la racconto ai colleghi di altre parti, non sembra vero”, aggiunge, denunciando che da giugno non è stato fatto nulla, non ci sono più medici né infermieri.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Coronavirus, Iss: “Epidemia in fase acuta in tutto il Paese”
I commenti sono chiusi.