Giro d’Italia, dopo la positività di tre corridori, di membri dello staff e del ritiro di due squadre, ancora una tegola
Sono tutti in isolamento in un hotel abruzzese e sono asintomatici i diciassette poliziotti trovati positivi e che hanno lavorato al servizio d’ordine al Giro d’Italia che fu rinviato a causa Covid ma che sta subendo forti comunque forti condizionamenti.
Come i corridori tra domenica e lunedì anche i poliziotti erano stati sottoposti a tampone in Abruzzo e ora, scoperti positivi, sono in isolamento in un hotel a Francavilla a Mare. Secondo il sindaco nessuno di loro sarebbe del posto. Non è ancora del tutto chiaro se hanno lavorato al servizio fin dalla prima tappa.
David Lappartient, il presidente dell’Uci (Unione Ciclistica Internazionale) ha detto che verranno effettuati subiti i test salivari perché quelli Pcr (i molecolari) non verranno effettuati fino a lunedì.
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Giro d’Italia, dopo il ritiro di due squadre il rischio è alto
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— tuttoBICI (@tuttobiciweb_it) October 15, 2020
Raggiungere Milano il 25 ottobre, ultima data del Giro, sembra ormai un’impresa. Il primo positivo risale alla settimana scorsa, il corridore inglese Simon Yates. Due giorni fa invece la notizia della positività dell’olandese Kruijswijk della Jumbo e dell’australiano Matthews della Mitchelton più sei membri dello staff.
I collaboratori però non erano tutti delle due squadre coinvolte ma anche di altre e quindi non è escluso il rischio che possano esserci ancora altri positivi. Quattro positivi sono della Mitchelton ma gli altri due sono uno della Team Ag2r-La Mondiale e un altro della Team Ineos Grenadiers.
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