Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, promuove all’app di Immuni. Ma il senatore condanna l’attesa di 5 giorni per un tampone.
Torna a parlare Matteo Renzi, senatore e leader di Italia Viva, che si è pronunciato su diversi temi tra cui l’applicazione Immuni ed i tamponi. Infatti in merito all’app utile per il tracciamento del virus in Italia, il senatore ha dichiarato di averla scaricata. Infatti Matteo Renzi ha ribadito il suo supporto ad Immuni, invitando tutti a scaricarla, anche se per il leader politico bisogna velocizzare i tempi e dare nuovi criteri di velocità.
Inoltre, il senatore fiorentino ha ricordato che Immuni dice se si è entrati in contatto con un contagiato, ma non si possono aspettare cinque giorni per il tampone. Tutto questo tempo, per il numero uno di Italia Viva significa solamente essere schiavi dei tempi burocatici. Le dichiarazioni di Matteo Renzi sono arrivare in diretta a “L’Aria che Tira“, programma di La7.
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Renzi pruomuove Immuni: l’app rimarrà attiva fino al termine del 2021
Così durante l’intervento su La7, Matteo Renzi ha promosso nuovamente Immuni. Però poi è tornato alla carica, con il leader di Italia Viva che ha sottolineato: “E’ allucinante vedere le code per i tamponi. Mancano i soldi? Ci sono 37 miliardi pronti per il Mes, utilizziamoli.” – Ha poi continuato – “Se c’è l’emergenza ci vogliono i soldi del Mes, se non c’è l’emergenza per me servono lo stesso, però discutiamo. Il buon senso vuole che non si buttino via i soldi“.
Inoltre nella giornata odierna, la stessa Immuni ha annunciato il prolungamento della durata d’attività dell’applicazione. Infatti l’app sarà attIva fino al termine del 2021 sia su AppStore che su PlayStore. L’estensione del periodo di operatività è avvenuto subito dopo il prolungamento dello stato d’emergenza al 31 gennaio 2021. Infatti nella giornata di ieri, in seguito al gran numero di contagi, Conte ha annunciato l’allungamento del provvedimento.
Così si prolunga di un anno il periodo di attività di Immuni, che inizialmente era stata programmata per essere funzionante fino al termine del 2020. La grande abbondanza di nuovi casi, però, ha imposto il prolungamento sia dell’emergenza che dell’app per il tracciamento.
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L.P.
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