La storia di George Floyd, l’uomo afroamericano soffocato a morte dal ginocchio di un poliziotto: oggi l’agente è libero su cauzione.
La morte di George Floyd ha ispirato battaglie contro il razzismo in tutto il mondo, arrivate a diventare in alcuni casi vere e proprie violente rivolte per le strade degli Stati Uniti. L’uomo, afroamericano, è stato ucciso durante l’arresto da un poliziotto bianco a Minneapolis. L’agente, Derek Chauvin, lo ha soffocato premendogli il ginocchio sul collo per otto minuti e quarantasei secondi. Il grido di aiuto dell’uomo è rimasto inascoltato, ma il suo “I can’t breathe” (“non riesco a respirare”) è diventato il motto del movimento Black Lives Matter, a difesa degli abusi subìti dalla popolazione afroamericana in America. Il video, registrato da un passante e divenuto virale nel mondo, mostra la brutalità dell’arresto: i soccorsi saranno chiamati soltanto successivamente a quegli otto tragici minuti. George Floyd morirà di lì a poco. Tutto per un documento falso.
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George Floyd, libero su cauzione il poliziotto che lo ha ucciso
Chauvin, il poliziotto accusato della morte di Floyd, oggi ha lasciato il carcere in cui era detenuto dallo scorso 31 maggio. L’uomo – riferisce l’agenzia di stampa AFP – è stato rilasciato dal Minnesota Correctional Facility grazie al pagamento della cauzione da un milione di dollari! Adesso è in libertà vigilata in attesa del processo che vedrà imputati anche suoi tre ex colleghi presenti durante l’arresto dell’afroamericano. L’accusa è di omicidio di secondo grado. In Minnesota è considerato all’interno di questa categoria di reato l’omicidio volontario non premeditato oppure l’intenzione di non uccidere ma di infliggere un grande dolore fisico alla vittima. La condanna può arrivare a 40 anni di carcere. Di seguito il video del poliziotto che lascia il carcere.
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