Campania, matrimoni al tempo del Covid: arriva il nuovo protocollo
La Regione Campania continua a prendere provvedimenti: questa volta tocca ai matrimoni. Questo il nuovo protocollo.
Quest’oggi ha avuto luogo a Palazzo Santa Lucia una riunione tra la Regione, l’Unità di Crisi e i rappresentanti del comparto wedding. Stando a quanto si apprende dai profili social del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, questi ultimi “hanno segnalato la grave crisi del settore”.
La situazione nella Regione, in merito ai casi di Coronavirus, non permette di poter abbassare la guardia. Al contrario, le decisioni iniziano a farsi sempre più rigide. Prima i tamponi obbligatori per i viaggiatori in arrivo a Capodichino dall’estero, poi l’ordinanza per contenere la movida. Ora, invece, arriva anche un nuovo protocollo per i matrimoni al tempo del Covid.
Matrimoni ai tempi del Covid: il nuovo protocollo della Campania
“È stato annunciato un nuovo protocollo di sicurezza, in relazione alle cerimonie, che sarà più rigoroso e nel contempo darà la possibilità di svolgere le stesse nel mese di ottobre compatibilmente con la situazione epidemiologica della Campania”.
La decisione è arrivata dopo l’ordinanza sugli eventi pubblici e privati. La limitazione a 20 persone, infatti, ha reso molto difficile l’organizzazione delle cerimonie. Secondo quanto si legge sulla pagina Facebook di Vincenzo De Luca, “un numero considerevole di cerimonie di nozze si stanno spostando fuori Campania con possibili conseguenze non solo sul piano economico ma anche sanitario”. Nella giornata di domani, quindi, arriverà un’ordinanza dedicata all’argomento. Intanto, però, la Regione ha fornito alcune anticipazioni. “Verrà disposto, tra l’altro, che per ogni cerimonia, gli organizzatori dovranno fornire obbligatoriamente le generalità di due responsabili, uno per le cucine, uno per le sale”.
Sarà fatto obbligo, inoltre, di segnalare in anticipo la cerimonia all’Unità di Crisi che dovrà avvertire le forze dell’ordine. Queste ultime vigileranno con dei controlli in merito “all’osservanza dei protocolli già esistenti”.