Il Comitato tecnico-scientifico, riunitosi in giornata, ha dato il via libera ai test rapidi per il Coronavirus a scuola.
Il ritorno a scuola ha rappresentato uno dei più grandi rebus del mese di settembre. A singhiozzo, però, in tutta Italia gli istituti hanno riaperto le porte ai propri studenti. Nonostante le tante difficoltà, le polemiche tra la maggioranza di Governo e le opposizioni, le forniture di banchi singoli, l’anno scolastico ha avuto inizio.
Dal 14 settembre, data di apertura, ad oggi sono già diversi i casi di bambini e ragazzi positivi. Un compromesso che, già in partenza, era dato per assodato. Così come per il mondo del calcio, infatti, il regolamento prevede l’isolamento del ragazzo ed eventualmente anche sulla classe qualora fossero entrati in contatto. Da oggi, però, il Comitato tecnico scientifico ha deciso di introdurre una novità importante.
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Coronavirus scuola, il punto della situazione
Nella riunione, tenutasi oggi, il Cts ha acconsentito dando dato il via libera alle indicazioni contenute nella circolare del ministero della Salute in merito all’uso dei tamponi rapidi anche nelle scuole. Stando a quanto riferisce Adnkronos, questa misura sarà prevista, però, “per la sola attività di screening”.
Un’altra novità degli ultimi giorni riguarda il concorso annunciato dalla ministra Azzolina. Dopo l’incontro tra i sindacati e il ministero dell’Istruzione si è decisa la data: il 22 ottobre. Previsti ben 32mila posti di lavoro per nuovi professori e riguarderà i docenti precari che hanno svolto almeno tre anni di servizio. La soluzione trovata è quella di rendere il tutto più snello e veloce con un’unica prova scritta. Il concorso, però, non si terrà in un unico giorno. Le prove inizieranno il 22 ottobre e termineranno il 9 novembre (CLICCA QUI per ulteriori informazioni). Non sono mancate, però, le polemiche con le opposizioni che chiedono un rinvio della data.
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