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Pec obbligatoria, multe salate per gli inadempienti

Pec obbligatoria, ancora pochi giorni per registrarsi: multe fino a 1500 euro per gli inadempienti delle imprese individuali

Getty Images

C’è ancora tempo per comunicare al Registro delle Imprese il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata, ma solo pochi giorni. Entro il 1 ottobre si dovrà inviare quello che viene chiamato il proprio indirizzo digitale.

In caso di inadempienza fioccano multe: dal 206 ai 2064 euro per le società mentre per le imprese individuali la pena va da 30 a 1548 euro. A stabilirlo è il Decreto Semplificazione convertito in Legge n.120 lo scorso 11 settembre.

La Pec serve per comunicare più facilmente con la Pubblica amministrazione e in realtà era già obbligatoria da qualche anno: per le società da più di dieci anni, nel 2008, e per le imprese individuali quattro anni dopo. Nonostante l’obbligo ma non tutti l’hanno rispettato, rischiando la sospensione dall’Albo.

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Pec obbligatoria, risparmio calcolato supera i due miliardi di euro


Chi oltre il 1 ottobre non avrà comunicato il proprio “indirizzo digitale”, potrà essere sanzionato con la multa e si vedrà assegnato un indirizzo d’ufficio da parte della Camera di Commercio.

Secondo un indagine di Idc, Aruba, InfoCert e Trust Technologies, l’utilizzo della Posta Elettronica Certificata ha prodotto un risparmio in Italia che supera i due miliardi di euro. Questa stima calcola vari fattori da quelli prettamente economici al tempo d’attesa, riduzione dell’inquinamento e spazio d’archiviazione.

Secondo Agid sono 10,8 milioni le casella di posta elettronica attive e oltre 2 miliardi e 380 milioni i messaggi scambiati in un anno. Le previsioni per il 2022 sono maggiori: le caselle attive dovrebbero arrivare a 15 milioni mentre i messaggi scambiati oltre i 3 miliardi.

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Giuseppe Formisano

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