Joshua Wong, l’attivista per i diritti a Hong Kong e uno dei leader delle manifestazioni di protesta è stato arrestato di nuovo
Joshua Wong, il leader dell’opposizione locale governo di Hong Kong, espressione ed emanazione di quello di Pechino, è stata arrestato con l’accusa di assembramento illegale, cioè proteste non autorizzate ma anche di aver coperto il volto con una maschera, vietato dalla leggi della città-stato.
Lo ha reso noto il suo avvocato specificando che riguarda una manifestazione del 2019. La legge contro la copertura del volto successivamente è stara dichiarata incostituzionale. È la seconda volta che avviene un arresto ai danni del 23enne in poco tempo.
Joshua Wong infatti fu arrestato l’ultima volta due settimane fa. Secondo l’accusa violò le regole della libertà su cauzione quando rientro da Taiwan.
BREAKING: Hong Kong activist Joshua Wong arrested on suspicion of participating in an unauthorised assembly https://t.co/sxU7zkF9fr @creery_j #HongKong
— Hong Kong Free Press HKFP (@hkfp) September 24, 2020
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Hong Kong, lettera dei giornalisti non ammessi alle manifestazioni
Cresce dunque di nuovo la tensione a Hong Kong protagonista ormai da mesi di proteste contro il governo della città-stato e di Pechino che ha egemonia sull’ex colonia britannica. Anche i giornalista stanno protestando contro alcune decisioni del governo come quelle di far accedere alle manifestazioni solo alcuni.
Secondo le nuove regole restrittive solo i report il cui nome è inserito in un apposto registro possono partecipare come giornalisti alle iniziative di protesta. In una lettera i giornalisti hanno espresso il loro malcontento sostenendo che non può decidere la polizia quali siano i reporter che possono accedere alle manifestazioni.
Arrestato l’attivista Joshua Wong ad #HongKong, con l’accusa di “assembramento illegale” #ANSAhttps://t.co/WpfdtGPwgY
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) September 24, 2020
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