Serena Grandi, l’attrice è stata condannata in primo grado a due anni e due mesi di reclusione dal Tribunale di Rimini
Serena Grandi ieri è stata dichiarata colpevole del crac della società Donna Serena srl che a Rimini gestiva il ristorante Locanda di Miranda. I fatti risalgono al 2015 dopo due anni di gestione. L’attrice (all’anagrafe Serena Faggioli) era stata rinviata a giudizio nel 2017.
La sessantaduenne bolognese, legale rappresentante della società, è accusata di non aver tenuto i libri contabili e altra documentazione obbligatoria secondo la legge. Il ristorante portava il nome del personaggio che l’aveva resa celebre nel fil erotico di Tinto Brass ed era stato aperto dopo il suo rilancio nell’Oscar La grande bellezza di Paolo Sorrentino.
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Serena Grandi lascia Rimini dopo la condanna
L’inchiesta sulla società e sul ristorante era nata nel 2014 per iniziativa del sostituto procuratore Luca Bertuzzi, un anno dopo l’apertura dell’attività. I dipendenti accusarono di non aver ricevuto i compensi. Dopo il ritorno al successo con il film di Sorrentino e l’apertura del ristorante, l’attività andava bene, poi cominciarono i problemi con i mancati pagamenti.
Così alcuni dipendenti si rivolsero agli avvocati fino a portare alla chiusura prima e al fallimento poi nel 2015. Passarono due anni e la Grandi fu stata accusata formalmente di aver distratto dei beni strumentali impiegati presso la struttura e di aver sottratto anche i libri contabili.
Della vicenda giudiziaria e delle accuse l’attrice non ha mai fatto mistero e in varie comparse pubbliche, in interviste televisive o sui giornali, aveva sempre respinto ogni accusa.
Ma con la condanna di ieri ecco che si chiude il primo atto di questo capitolo. Secondo il Corriereromagna l’attrice ha reagito dicendo che è stata condannata per quattro padelle e che lascerà la città.
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