Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump attacca la Cina: “Deve essere considerata responsabile del coronavirus”. Da Pechino la replica di Xi.
Donald Trump, presidente degli Stati Uniti impegnato nella campagna elettorale per la rielezione alla Casa Bianca, oggi è intervenuto in maniera virtuale all’assemblea delle Nazioni Unite. Ancora una volta, non ha risparmiato attacchi alla Cina, additata come paese responsabile della pandemia da coronavirus. Un discorso lampo, durato poco meno della metà del tempo concesso a ciascun leader. Un videomessaggio di sette minuti circa a fronte dei quindici che gli spettavano. L’inquilino della Casa Bianca non si è certamente risparmiato nel tempo utilizzato, parlando di quello che ormai da mesi lui chiama “China virus” e “nemico invisibile”.
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“Sono orgoglioso di aver messo l’America al primo posto – apre Trump – Questa è una battaglia globale che ci troviamo a combattere insieme, a 75 anni dalla Seconda Guerra Mondiale e dalla fondazione dell’ONU. Tre dei nostri vaccini sono giunti alle fasi finali di sperimentazione e saranno pronti nelle prossime settimane. L’America distribuirà un vaccino, vinceremo il virus e la pandemia finirà. Nei primi giorni di epidemia la Cina ha bloccato i voli all’interno del paese, ma permetteva di andare all’estero. Così la Cina ha infettato il mondo intero. Il Governo cinese e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, controllata in maniera virtuale proprio dalla Cina, hanno dichiarato il falso: dicevano che il virus non si trasmetteva da uomo ad uomo e poi che gli asintomatici non potevano trasmetterlo. Virtualmente non colpisce più nessuno“.
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Xi Jinping, Segretario generale del Partito Comunista Cinese, ha subito risposto: “Tutte accuse senza fondamento. Non vogliamo guerre fredde né calde con nessun Paese. La pandemia va affrontata insieme, uniti, e seguendo la scienza. Ogni tentativo di politicizzare o stigmatizzare la pandemia deve essere respinto. La Cina continuerà a lavorare per la pace nel mondo, contribuendo allo sviluppo globale e sostenendo l’ordine internazionale”.
Vaccini alll’ultima fase di sperimentazione anche in Cina, come riferito dal leader comunista all’assemblea generale dell’Onu: “Saranno distribuiti in via prioritaria ai Paesi in via di sviluppo”.
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