Peppino Caldarola è morto questa mattina: l’ex parlamentare e direttore de L’Unità aveva 74 anni. Lutto nel mondo del giornalismo.
Lutto nel mondo del giornalismo per la scomparsa in mattinata di Peppino Caldarola, ex direttore de L’Unità e parlamentare per due legislature eletto con il gruppo de L’Ulivo. Si è spento a 74 anni al Policlinico Umberto I di Roma, dopo una breve malattia.
Vicedirettore di Rinascita a lungo, fu il fondatore ed il primo direttore di Italiaradio. Allo scioglimento del Partito Comunista Italiano (PCI), si è unito al Partito Democratico della Sinistra. Successivamente è stato con i Democratici di Sinistra. Dal 1996 al 2000 – con alcune interruzioni – è stato il direttore del quotidiano L’Unità.
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L’addio a Peppino Caldarola
Negli ultimi anni aveva collaborato con il giornale online Lettera43 (dove teneva la rubrica “Mambo”), con la rivista Formiche (dal 2015) e con il sito Strisciarossa. Nel 2018, proprio con un articolo online, ha annunciato la decisione di dimettersi dalla carica di direttore responsabile della rivista ItalianiEuropei.
Caldarola era nato a Bari il 9 aprile 1946. Gli inizi in politica nel Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, negli anni della militanza giovanile. Poi, come detto, il passaggio al PCI: fu segretario cittadino del Partito Comunista di Bari fino al 1977. Nel 2018 aveva annunciato il voto per Liberi e Uguali, partito fondato da Pietro Grasso (poi scioltosi il 19 aprile 2019 e sostituito come movimento politico da La Sinistra e Europa Verde).
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