Omicidio Willy, i fratelli Bianchi, imputati nel tremendo omicidio, lo hanno chiesto quando sono entrati nel carcere di Rebibbia
I fratelli Bianchi, gli imputati ora in carcere per il presunto omicidio del giovane Willy avvenuto otto giorni fa a Colleferro, alle porte di Roma, quando hanno varcato il portone di Rebibbia avrebbero chiesto se si sarebbero dovuto accontentare di bere solo acqua. Lo scrive Il Messaggero, aggiungendo che i due sono ossessionati dalla cura del corpo. La mancanza di acqua minerale, scrive sempre il quotidiano romano, è un vero problema per i loro.
Questa notizia arriva due giorni dopo che si sono svolti i funerali del giovane morto in una rissa per aver preso le difese di un amico, mentre il paese è ancora scosso dall’accaduto.
I due sono ben consapevoli che in carcere potrebbero avere anche ben altri problemi e pertanto i loro legali hanno fatto una richiesta specifica.
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Omicidio Willy, paura di ritorsione. Gli avvocati contestano il cambio del capo d’accusa
#Willy, il branco vuole l’isolamento. Teme ritorsioni in cella #ANSAhttps://t.co/Z5i1eZ2AsW pic.twitter.com/SqzGGCl0E0
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) September 14, 2020
Gli avvocati dei due hanno chiesto l’isolamento dei loro assistiti per timore di ritorsione da parte di altri detenuti. Al momento già si trovano in celle diverse per le norme anticontagio ma secondo queste, dopo due settimane, l’isolamento finisce. E il prolungamento dell’isolamento è l’obiettivo degli avvocati.
Intanto stamattina gli avvocati faranno anche ricorso al tribunale del Riesame contro l’ordinanza di custodia cautelare. Nei giorni scorsi era cambiato il capo d’imputazione con la trasformazione da omicidio preterintenzionale a omicidio volontario.
I legali proveranno anche a confutare quest’ultimo passaggio.
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