Numeri così alti non si vedevano dallo scorso 12 maggio, quando il lockdown era appena finito e l’Italia provava ad uscire dall’incubo: stando alle ultime invece, la soglia dell’attenzione non deve abbassarsi.
Coronavirus, +1.071 contagi nella giornata di ieri
A preoccupare è ovviamente il dato sui nuovi contagi, visto che per quanto riguarda i ricoverati in terapia intensiva o semplicemente con sintomi, non esistono numeri che consentano allarmismo. Il fatto che invece nella giornata di ieri siano stati registrati 1.071 nuovi positivi al covid-19, porta a pensare al peggio. O almeno, a tenere ancor più stringenti le misure di distanziamento sociale, visto che la tanto attesa scomparsa del morbo con l’estate non è avvenuta.
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Attualemente è il Lazio la Regione più colpita, anche più della Lombardia. Qui i nuovi contagiati sono 185, con 148 ricoverati con sintomi: nella prima invece, le stesse voci registrano rispettivamente quota 215 e 265. Al terzo posto c’è il Veneto.
L’ISS: “L’indice di contagio potrebbe essere sottostimato”
Secondo l’Istituto Superiore della Sanità, attualmente l’RT che serve per misurare quanto il virus sia contagioso, è attualmente di 0,83. Un numero però, che stando sempre alla versione ufficiale, potrebbe essere inferiore rispetto alla reale situazione nel nostro paese. Il problema infatti sta nel fatto che potrebbe essere stato calcolato soltanto su casi sintomatici.
Continua la polemica innescata dal governatore della Campania De Luca di procedere con blocchi tra Regioni: c’è chi ravvisa una situazione non così grave, e chi invece, sul modello tedesco, afferma che aver effettuato tali chiusure in tempi non sospetti, avrebbe evitato di paralizzare zone che non ne avevano bisogno, e forse non ne hanno mai avuto.
Intanto a Civitavecchia gli italiani che tornano da Grecia, Spagna, Croazia e Malta hanno a dispozione, una volta usciti dal porto, un drive-in che permette loro di recarsi direttamente ai controlli sanitari.