E’ stato trovato ancora vivo nella sua abitazione di Scafati, in provincia di Salerno, il cittadino marocchino legato mani e piedi da una corda di canapa.
Dopo ore di agonia, però, l’uomo non ce l’ha fatta. A ritrovarlo è stato un suo connazionale che abita nello stesso stabile che, preoccupato dal fatto che non lo vedeva , si era diretto a casa della vittima trovando la porta di casa completamente scardinata e dando così l’allarme. Sono intervenuti i carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore.
E’ morto la notte scorsa all’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore. L’uomo era incensurato, non aveva precedenti penali di alcun tipo né alcun legame con la criminalità: un cittadino onesto che faceva lavori saltuari per arrivare a fine mese.
Ha passato 24 ore in agonia, pestato a sangue e con le mani e piedi legati, prima che il connazionale lo ritrovasse a casa, ancora vivo, e desse l’allarme.
Nella vicenda è intervenuto pure il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti. “la violenza non appartiene alla nostra comunità che ha sempre dimostrato di voler interagire con chi rispetta le regole e di prendere le distanze, seppur con atteggiamenti democratici, con chi rifiuta di integrarsi. Dimostriamo piena solidarietà alla Comunità marocchina”.
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