Inspiegabili i sequestri avvenuti all’ingresso dello stadio San Paolo di Napoli prima dell’inizio della partita Napoli-Empoli. Decine di sciarpe e bandiere col simbolo storico dei Borbone sono state sequestrate dalla Polizia. <<Un comportamento tanto più incomprensibile in quanto il Gos (Gruppo Operativo Sicurezza) che vigila sulle competizioni calcistico ha chiarito che i simboli storici sono ammessi» afferma Gennaro De Crescenzo, presidente del Movimento Neoborbonico a “Il Mattino”.
«Vorremmo capire – aggiunge il presidente dei Neoborbonici – come mai nel Veneto si può liberamente sventolare la bandiera della gloriosa Repubblica di Venezia, ed a MIlano, quella del Ducato, come si è visto anche domenica scorsa durante Milan-Inter ed a Napoli si mettono fuorilegge i simboli della nostra storia».
La Questura di Napoli aveva precisato, in merito ad eventi simili avvenuti in passato, che i simboli storici dovessero essere accompagni da quelli della squadra di calcio. Ma le sciarpe sequestrate e gettate nella spazzatura contestualmente alla scorsa gara erano affiancavano chiaramente il simbolo borbonico a quello della squadra, in piena armonia con le richieste della Questura.
Un feroce attacco alla storia di Napoli, ad uno dei suoi simboli storici ricordati dalla cittadinanza con maggior affezione e nostalgia. Viene svilito e demonizzato il ricordo storico, un ricordo mai vissuto di un’epoca gloriosa che portò Napoli ad essere una delle città più ricche ed all’avanguardia d’Italia.
Il movimento Neoborbonico ha chiesto ai propri legali di intervenire legalmente nei confronti dei responsabili dei sequestri per tutelare la propria immagine da quest’attacco.