Il mondo non ha confini e la voglia di aiutare e di fare la differenza riducono ancora di più le distanze. America, Australia e Cina non si trovano di certo a quattro passi da Napoli, ma è proprio da lì che arrivano i giovani volontari dell’Inn (International Napoli Network).
Sono determinati, propositivi, impegnati socialmente. Sono arrivati qui non troppo convinti, armati forse inconsciamente di qualche pregiudizio sulla nostra città alimentato da chi sputa sentenze su questa terra senza conoscerla davvero.
Da buoni cittadini del mondo, invece, i volontari arrivati da oltreoceano, dall’Irlanda e dall’Inghilterra non si sono lasciati impressionare dalle chiacchiere dei social media e hanno deciso di vivere Napoli, ammirandone i contrasti, l’essenza ed innamorandosene perdutamente.
I ragazzi arrivano in gruppi da trenta perché la struttura (un appartamento in un edificio storico) non può ospitarne di più. Rimangono in città da un mese fino ad un anno ed insegnano inglese nelle scuole pubbliche, a supporto delle maestre di lingua, danno una mano ai bambini in difficoltà tramite il doposcuola, si occupano di tematiche ambientali.
La parola d’ordine è “integrazione”. Attraverso il fascino dell’ignoto i volontari dell’International Napoli Network cercano di instaurare un rapporto profondo con i bambini napoletani, dando loro fiducia, comprensione e amore. Nessuno si sente giudicato: è un immergersi l’uno nella cultura dell’altro, cercando di apprendere quanto più possibile.