E’ stato inaugurato a Napoli, presso il Museo Diocesano, dal Cardinale Sepe, il Grande Presepio Del Trentino, in grandezza naturale, realizzato dai maestri artigiani della Val di Fiemme. Dopo un tour che ha toccato Assisi, Cracovia e la Basilica della Natività a Betlemme, il presepe unico al mondo nel suo genere sarà esposto fino al 1° febbraio 2015 presso il Complesso museale di Donnaregina.
L’opera – Il presepe, realizzato dai maestri scultori di Tesero, Tiziano e Davide Deflorian, con la collaborazione di Leo Deflorian e Raffaella Zeni, è composto da 18 figure: la santa famiglia con Giuseppe, Maria, il Bambino e l’aggiunta di un angelo, due donne, due uomini inginocchiati, i tre Magi, un pastore, un bue, un asino, 4 pecore. Per l’occasione napoletana sono state proposte due figure in più: una donna ed un uomo inginocchiato.
Il gemellaggio – “È con grande piacere che il Trentino incontra la città di Napoli e la sua tradizione presepistica” ha dichiarato Tiziano Mellarini, assessore alla Cultura della Provincia autonoma di Trento in occasione della presentazione. Napoli e il Trentino gemellate all’insegna della comune passione per il presepe. Quello partenopeo, conosciuto in tutto il mondo, è strutturato con scene costruite con dovizia di particolari. Molto diverso ma altrettanto suggestivo, quello trentino fa dell’intimità e della semplicità la sua principale caratteristica, con la Natività elemento dominante e tutto il resto pura scenografia, con le figure accostate con pudore e meraviglia al Bambinello.
Le parole – Su questa diversità che “non divide ma accomuna” è intervenuto durante l’inaugurazione Crescenzio Sepe, Cardinale di Napoli. “Quando scopriamo sul presepe personaggi estranei alla narrazione evangelica – ha sottolineato Sepe accennando alla tradizione napoletana – non ci stupiamo. E’ il tentativo di strappare il senso del Natale al passato e farlo rivivere oggi, con una sfida implicita nell’idea di un’incessante incarnazione”.