“Stagione di riforme per cambiare il paese – ha dichiarato Franco Roberti, procuratore nazionale Antimafia, durante la presentazione del romanzo Terra del Vento di Pino de Maio, edito da Spazio Cultura Italia – E’ il momento di operare, di spendersi per il riscatto di Napoli e dei suoi giovani. Prioritario risulta essere il contrasto alla criminalità organizzata. Fondamentale la lotta serrata alla corruzione recidendo i legami perversi con le istituzioni, tra il “Mondo di Mezzo” e l’alta società non con strumenti emergenziali ma con logiche strutturali. Ad oggi la lotta alle mafie ed alla corruzione non è priorità per il Governo. Lo diventi. Quello di De Maio è un affresco di Napoli, dei suoi mali e di una realtà diversificata tratteggiata con un pendolo oscillante tra pessimismo paralizzante e speranza consolatoria. La camorra non è una emergenza ma un elemento costitutivo del meridione.”
La presentazione si è svolta alla presenza del sindaco di Napoli Luigi de Magistris che annuncia “il futuro verrà da Sud, dalla crisi deve passare il riscatto di Napoli mediante una rivoluzione culturale già annunciata da Falcone ma mai attuata. Avverto una profonda sete di giustizia che promana dalla nostra comunità. Bisogna ridurre il gap tra giustizia e legalità formale. Nessuno nasce delinquente-continua il primo cittadino- ne ci possono essere letterature unilaterali. Solo offrendo opportunità si può spiccare il volo come un aquilone”.
E’ stata, inoltre letta una lettera allo scrittore De Maio del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Vincenzo Spadafora che ha sottolineato il lavoro svolto da De Maio con i ragazzi del carcere di Nisida e la “necessità ed il dover continuare a stare vicino, con dedizione e passione, ai tanti ragazzi come Ciro che hanno il diritto di vivere a pieno la propria vita”.
“E’ tutta questione di speranza , la legalità è il vero motore della speranza” dichiara il teologo Don Gennaro Matino. “Da Scampia parte una sfida di significato. Non voltatevi, non abbandonate la strada della legalità in modo da arrivare a superare fallimenti e difficoltà. La differenza tra vecchi e giovani non consiste nell’età anagrafica ma nei sogni. Napoli è una città giovane perché crede nei sogni e nel futuro, al di là di rimpianti e nostalgie”.
Ha moderato l’incontro il giornalista Antonello Perillo, alla presenza del Direttore del Carcere di Nisida Gianluca Guida e del Presidente di Spazio Cultura Italia Mimì De Maio.
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