Oggi e domani nell’incantevole scenario del chiostro nel monastero di Santa Chiara a Napoli, avrà luogo la prima edizione de “L’autunno caldo del mare”, evento patrocinato dal Comune e dalla municipalità. La manifestazione si pone molteplici obiettivi. Innanzitutto, sarà l’occasione per far incontrare per le comunità di pescatori che da sempre portano il loro pescato a Napoli. Verrà inoltre presentata la consulta delle pescherie, il primo istituto giuridico che si occuperà del commercio ittico al dettaglio, con riconoscimenti alle attività storiche con almeno quattro generazioni di pescivendoli.
LA RASSEGNA – “L’autunno caldo del mare” sarà una due giorni dedicata al mare e chi vive di mare. Un pretesto per restituire un ruolo centrale al mare come risorsa della città da cui ripartire, per recuperare una identità comune, ed anche per essere un auspicio per il superamento del drammatico distacco che il processo di modernizzazione urbana ha imposto alla cultura locale negando il rapporto della città storica con il mare. Tale rassegna sarà itinerante perché coinvolgerà nella estate 2015 i paesi costieri che hanno aderito con le loro marinerie.
IL PROGRAMMA – Sabato dalle 17 si apriranno gli stand con attività ludiche per i bambini e la pescheria didattica. Alle 19 via con le degustazioni tutte a base di prodotti di mare. Domenica si parte dalle 10 del mattino con giochi, gadget per i più piccoli, e sarà possibile assaggiare le prelibatezze ittiche. Nel pomeriggio proseguono le attività per i bambini e la pescheria didattica, alle 17 il convegno dal titolo “Legalità e consumi” nel quale si tratteranno i temi inerenti al consumo critico. Previsti gli interventi dell’assessore alle attività produttive, Enrico Panini, dell’assessore al Turismo e alla Cultura, Nino Daniele, del presidente del Centro Agroittico Alimentare Napoli, Lorenzo Diana, e Francesco Primerano della cooperativa “Alimentazione e comunicazione”. Chiuderà la serata un momento di tango.
LE DEGUSTAZIONI – Le marinerie coinvolte, in accordo con i ristoratori storici del centro storico, inseriranno per un mese il pesce di stagione nei loro menù. Nello stand interno al chiostro, la condotta “Slow food” di Sapri farà degustare pesci come la lampuca e la stella leccia. Le marinerie calabresi, invece, in collaborazione con i ristoratori di Santa Chiara prepareranno “u ragu cu allitterat”, mentre i cozzaroli di Castelvolturno con il comitato “Santa Chiara” cucineranno “a fagiola con cozzica”. Tra fritti e frutti di mare, verrà fatto assaggiare tutto pescato che nasce e vive nei nostri mari.
L’IDEA – La sinergia tra marinerie e la consulta nasce per incentivare la vendita del pescato stagionale. La fauna marina delle coste del Tirreno ha un ciclo vitale breve e si ripopola con facilità. Per questo può essere garantito del pesce fresco tutti i giorni, il che in termini di utilità, agevola in primis il consumatore che spende meno e si nutre con prodotto di qualità. Inoltre, ci guadagna anche l’ambiente perché si tratta di pescato catturato in Italia e non viaggia, così come la pescheria che vende quotidianamente. Ma soprattutto ne beneficia il mare in quanto fonte non inesauribile.