Martedì 7 ottobre 2014 alle ore 18,30 presso il museo Cappella Sansevero in via F.de Sanctis 17-21 – Napoli, Marco D’Amore già interprete di Gomorra legge “Però qualcosa chiama – poema del Cristo velato” di Valerio Grutt in occasione della presentazione del libro edito da Alosdi Napoli. L’incontro moderato dalla giornalista Armida Parisi vedrà la partecipazione dell’autore.
IL POEMA – Il Cristo velato non è un Cristo morto, è forse l’unica opera che ritrae il Cristo nel primo attimo della resurrezione. È un’affermazione, un’intuizione alchemica: la vita eterna. Questo Cristo non è solo il Cristo cattolico, non è esclusivamente Gesù ma l’energia di quell’amore assoluto, la forza di tutti i maestri risorti. È un Cristo di strada, vivo da sempre e per sempre. Però qualcosa chiama è un’opera laica sui dubbi esistenziali dell’uomo, sul rapporto dell’uomo con il divino dentro e fuori di lui.
Dall’Introduzione al libro di Beatrice Cecaro:
“E’ il potente battito del riconoscimento che Valerio Grutt descrive in queste pagine mentre si appresta a tradurre l’enigmatico testamento di pietra che il Principe di Sansevero ha lasciato a chi ha occhi per guardare e orecchie per ascoltare”.