A Pantesia è vietato fumare… a meno che non ti chiami John Constantine. In occasione del COMICON, nell’open space di Passeggiata Colonna fanno visita i tre autori del “mago” truffatore. Si tratta di Peter Milligan, Giuseppe “Cammo” Camuncoli e Simon Bisley. Sono loro i padri di “Hellblazer: The End”, il volume conclusivo (il numero 300) della serie regolare del fumetto targato Vertigo, divisione editoriale della DC Comics.
Giovedì 1 maggio, a partire dalle 19.00, non sarà così difficile trovare l’indirizzo di Pantesia: una nuvola di fumo uscirà dal locale proprio come la nicotina cacciata dai polmoni di John, ladro, arrogante e presuntuoso… insomma un completo bastardo che però nasconde un’anima da bravo ragazzo.
E tra mozziconi spenti e la mostra allestita nella gallery, i passanti potranno gustare i vini della cantina Montesole offerti dall’Enoteca Mercadante.
SIMON BISLEY: Fumettista britannico, si è messo in evidenza nel mercato americano grazie alle gesta dell’imprevedibile cacciatore di taglie “Lobo”: “Lobo: Paramilitary Christmas Special” (1991), Lobo’s back back” (1992), “Batman/Lobo” (2000) e “The Authority/Lobo” (2004). Il suo tratto oscuro e graffiante si adatta perfettamente anche al vigilante di Gotham City, con cui si è cimentato in diverse occasioni come “Batman/Judge Dredd: Giudizio su Gotham” (1991) e “Batman Black&While #2” (1996).
GIUSEPPE CAMUNCOLI: Nato nel 1975 a Reggio Emilia, “Cammo” lavora per DC Comics su diverse collane tra cui “Swamp Thing” e “John Constantine, Hellblazer”. Collabora anche con la Marvel, per la quale si dedica principalmente a “Spider-Man” e “Wolverine”. In Europa ha pubblicato “Il vangelo del Coyote”, l’adattamento del romanzo di Ligabue “La neve se ne frega” ed il seguito delle avventure degli “Scorpioni del deserto” del maestro Hugo Pratt.
PETER MILLIGAN: Scrittore britannico, esordisce nel mondo del fumetto sulla rivista 2000 AD, dove appaiono i suoi primi lavori importanti come “Bad Company” e “Hewligan’s Haircut”. Il suo primo lavoro per la DC Comics è la miniserie “Skreemer”, al quale fa seguito l’enorme successo di “Shade, the changing man”, che lo lancia tra gli autori più importanti degli anni ’90. Nel 2001 passa alla Marvel, dove si occupa della serie “XForce” (poi “X-Statix”), che gli fa raccogliere altri consensi. Dopo alcune esperienze come sceneggiatore Tv, nel 2008 torna alla DC per riportare “Hellblazer” ai fasti di un tempo. Il rilancio dell’universo DC lo vede protagonista come autore di “Red lanters”, “Justice League Dark” e “Stormwatch”.