Sessantamila cuori infranti, sessantamila sogni distrutti. Tutto è avvenuto in pochi minuti, quando dall’estasi collettiva si è passati allo sconforto ed alla tragedia. Tutto in pochissimo tempo. Un colpo allo stomaco ed uno al cuore. Minuto 66 fuori un’impalpabile Varela dentro Ghilas, tre minuti dopo il nuovo entrato gela il San Paolo sfruttando la prima vera sbavatura difensiva, inserendosi nel vuoto lasciato tra i difensori e battendo Reina con un fendente rasoterra dal limite dell’area. Il Porto in men che non si dica è riuscito a vanificare tutti gli sforzi azzurri. Neanche dieci minuti ed un redivivo Quaresma raddoppia per gli ospiti dopo aver giocherellato indisturbato con il pallone al limite dell’area, ipnotizzando mezza difesa. A niente è servito poi, il gol del pareggio di Duvan Zapata, se non per uscire dall’Europa con dignità.
Occasioni. Tante, troppe quelle avute dal Napoli, due (tre se si aggiunge il colpo di testa di Carlos Eduardo) quelle avute dal Porto. Un dispendio di energie e grinta enorme sin dai primi minuti di gioco con la squadra di Benitez sempre padrona del campo che ha messo alle corde gli avversari fin dal fischio d’inizio. Mertens, Insigne, Enrique, ancora Insigne subito vicini al gol, poi la rete del vantaggio con un fantastico tocco sotto misura di Pandev magistralmente servito da Gonzalo Higuain. Dopo la rete del vantaggio azzurro ancora e solo Napoli, con il Porto costretto ad aprirsi per cercare di mettere a segno quel gol necessario a rimettere sul piatto la questione qualificazione. Fino alla fine del primo tempo però c’è stata una sola squadra in campo, ma tutto ciò non è bastato per trovare il gol del raddoppio che avrebbe steso definitivamente la squadra di Castro. Nella ripresa il copione non cambia ed è sempre il Napoli a fare la partita. L’occasione più ghiotta arriva al sessantesimo ed è sul sinistro del Pipita che da pochi passi ed a colpo sicuro colpisce a rete colpendo in pieno Fabiano che salva il risultato. A quel punto Luis Castro decide di mescolare le carte e non avendo difensori manda dentro Ghilas per tener viva la squadra in fase offensiva. Detto fatto ed sei minuti dopo si concretizza la sciagura: il Porto pareggia proprio con il nuovo entrato. Il silenzio avvolge il San Paolo ed il dramma si concretizza nella testa e nelle gambe degli azzurri che pochi minuti prima avevano sostituito Pandev con Hamsik.
Tutto però sembrava ormai scritto perché gli azzurri nei successivi dieci minuti non hanno trovato la forza di reagire ed al contrario hanno permesso a Quaresma di raddoppiare mettendo la parola fine all’avventura Europea. Fotografia del Napoli attuale che produce tanto ma raccoglie poco. Adesso non ci sono più alibi, ora resta solo da concentrarsi sul campionato e superare la Roma per conquistare l’accesso diretto in Champions cominciando già domenica contro la Fiorentina. Alle volte dal cemento può nascere un fiore ed per questo che i ragazzi di Benitez devono trovare la forza di reagire e imparare dai propri errori.