Open Government, Caserta al centro del Mediterraneo

‘Open Government’ e trasformazione della pubblica amministrazione nei paesi MENA (Nord Africa e Medio Oriente) molti dei quali, come l’Egitto, dopo la primavera araba, sono alla ricerca della loro strada per la democrazia: Caserta torna al centro del dibattito politico mediterraneo per la prima riunione del Comitato Consultivo (Advisory Committee) del Centro MENA-OCSE sui temi di un ‘buon governo’ basato sulla comunicazione e trasparenza verso i cittadini.

Si è trattato del primo appuntamento del 2014 per il prestigioso Centro di alta formazione, diretto da Renata Pavlov, presso la Scuola Nazionale di Amministrazione (SNA), realizzato con l’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) con l’obiettivo di migliorare l’efficienza del settore pubblico nei paesi MENA, che rappresentano il 6% della popolazione mondiale, avvicinandoli a quelli più sviluppati dell’area OCSE, tra cui l’Italia. Marocco, Tunisia, Libia, Egitto, Giordania, Libano, Autorità Nazionale Palestinese, Oman, Bahrein, Emirati Arabi, Turchia, Francia, Spagna, Federazione Russa e ovviamente Italia sono i paesi che siedono nel costituendo Advisory Committee, che resta aperto a nuove adesioni.

Tra i partner anche l’ARADO – Arab Administrative Development Organization (Lega Araba), EDMC – Fondazione Euro-mediterranea per le micro, piccole e medie imprese, CONSIP(Autorità italiana per il procurement) oltre a ENI e studiosi di fama mondiale come l’economista Jean Paul Fitoussi. I lavori del nuovo organismo, rigorosamente a porte chiuse, si sono tenuti all’interno della reggia vanvitelliana, sede della Scuola Nazionale di Amministrazione presieduta dal Professor Giovanni Tria, con la partecipazione di Ministri della Pubblica amministrazione, tra i quali l’egiziano Hany Mahmoud, personalità delle Istituzioni e del settore privato.

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