Mirko Signorile, pianista pugliese classe ‘74, tra i più interessanti della scena jazzistica italiana, presenta a Napoli sabato e domenica prossimi il suo ultimo lavoro discografico, “Magnolia”. Ad accompagnarlo sul palco dello spazio ZTL – Zurzolo Teatro Live di Napoli (Via Giuseppe Piazzi, 59 tel. 3923915529) ecco Giorgio Vendola al contrabbasso, Cesare Pastanella alle percussioni e Fabio Accardi alla batteria.
Il sapore d’Africa, le essenze del jazz e del pop, le reminescenze rock e ancora, i rimandi alla musica felliniana, alla Rota o alla musica classica, in particolare all’impressionismo di inizio 900, ma anche a Kabalewsky, sono alcune delle influenze che contaminano le sue musiche.
BIO. Attivo da oltre 15 anni sia come leader di progetti a suo nome che come sideman, Signorile vanta collaborazioni illustri con Dave Liebman, Greg Osby, Coung Vu, Enrico Rava, Paolo Fresu, David Binney, Gianluca Petrella, Fabrizio Bosso, Gaetano Partipilo, Rosalia De Souza.
La sua attività abbraccia anche altre arti come il cinema, il teatro e la danza contemporanea. Con Marco Messina dei 99 Posse ha realizzato le musiche del documentario di Pietro Marcello “Il passaggio della linea”, in concorso al Festival di Venezia.
Ha al suo attivo sei album, “In full life” (Soul Note, 2003), “The Magic Circle” (Soul Note, 2005) e “Clessidra” (Emarcy/Universal, 2009) che ha riscosso un grande consenso di pubblico e di critica (miglior album per “Argo Jazz”) portando il conferimento del prestigioso Italian Jazz Awards 2010 nella sezione “Best Jazz Act”. Con la cantante Giovanna Carone ha realizzato “Betàm Soul” e “Far Libe”, due produzioni discografiche dedicate alla musica yiddish. Alla fine del 2012 ha pubblicato per l’etichetta Auand il suo ultimo album, ”Magnolia”.
Si tratta di un viaggio sonoro che trova ispirazione nelle passioni del mondo vissute attraverso lo sguardo semplice di una bambina. Con questa chiave, Signorile entra nell’universo del sogno e del desiderio ed immagina volti tracciati in note, protagonisti di luoghi incantati e sospesi nel tempo. Undici brani, ciascuno il capitolo di una storia, che proiettano le percezioni dell’ascoltatore in mondi nascosti, su una esperienza che appartiene al lato più intimo dell’artista. Gli elementi che hanno connotato in questi anni l’esperienza compositiva di Mirko Signorile – grande libertà espressiva, sonorità spaziose ed originali, capacità di frantumare i confini tra spazi musicali contemporanei – qui ritornano, e si condensano, dando vita ad una musica di confine che non ha pretesa di appartenere ad un genere, se non a sé stessa.
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