Gianni Milano, “In Un Battito d’Ali” e la scommessa editoriale su Napoli

Gianni Milano, napoletano, autore e conduttore di numerose trasmissioni Rai, è in libreria con il suo primo romanzo – In un Battito d’Ali – una sfida letteraria volta soprattutto a esaltare le capacità imprenditoriali del territorio campano, dove il libro è stato interamente realizzato, dalla stampa alla spedizione.

Una storia di speranza, di vita e di amore rivolta a chi fa fatica a trovare la forza per superare le difficoltà. Gianni Milano è arrivato a confezionare questo progetto editoriale – prodotto da Nane Edizioni – dopo anni di esperienza nella divulgazione scientifica, occupandosi di ambiente, natura e territorio.

Approfondiamo i temi del libro e conosciamo l’autore attraverso l’intervista esclusiva concessa a Vesuvius.it

Un libro che esorta ad accogliere con devozione il proprio destino, nella consapevolezza che ogni salita è propedeutica a una discesa.

GM: “Sono un’incurabile ottimista e a tutti i costi volevo lanciare un messaggio di gioia, di realizzazione dei sogni e dell’amore. Il destino va accolto così come accade, senza ribellarsi a esso. E’ come quando cerchiamo l’anima gemella: inutile affannarsi a cercarla, perché la troveremo in quel preciso posto in cui è stato stabilito essa ci aspetterà […] Le salite nella vita sono tante ma non sono vane, perché per imparare a correre bisogna prima imparare a camminare e le salite ci formano, ci rendono forti. Cerco di esortare a condividere questa visione ottimista, non fermandosi davanti alle difficoltà ma tenendo a mente tre parole chiave: Fede, Conoscenza e Amore. Queste ci salveranno

Quando e come è nata l’ispirazione per il tuo progetto editoriale? Quale l’origine di “In un battito d’ali”?

GM: “Questo progetto è nato due anni fa, prima su carta e poi al computer. Ho scritto tutto a penna inizialmente, perché è come se vedessi nascere e vivere il racconto. L’ispirazione è nata – come spiego nel libro – in occasione di un incidente di cui sono stato vittima nel giugno 2009 mentre giravo un documentario. Rimasi senza ossigeno e ho provato una sensazione terribile. Nonostante la gravità della situazione e il rischio di embolia che ho corso, sono rimasto illeso e oggi posso raccontarlo. In un battito d’ali la mia vita ha ripreso a fluire. Potevo morire, ma in un battito d’ali ho ritrovato la luce. Da qui il titolo del mio romanzo

Continua Gianni:

Attraverso le mie riflessioni è cambiato il mio atteggiamento di fronte alla vita. Ero considerato un Hulk, un uomo che viaggia dalla mattina alla sera, ma dopo quell’incidente ho dovuto dichiarare la mia fragilità come essere umano, dagli attacchi di panico che mi hanno assalito subito dopo a varie fragilità emerse via via. Prima piccoli appunti, poi capitoli: il libro ha preso forma piano piano, anche grazie alle persone che ho conosciuto quando conducevo Uno Mattina Estate Weekend e sono venuto a contatto con un entomologo che mi ha introdotto al mondo delle farfalle e il microcosmo. La fusione di queste sollecitazioni ha prodotto ‘In un battito d’ali’”

Un libro interamente realizzato a Napoli per valorizzare un territorio spesso piegato da racconti poco lusinghieri che diffondono un’immagine appannata della città. Che ritorno può dare a Napoli il tuo progetto editoriale?

GM: “Due ritorni immediati. Il primo è d’immagine e di orgoglio: il Consorzio EGAF che distribuisce la mia casa editrice – la Nane Edizioni – si è complimentato per la bellezza della stampa del libro, realizzata interamente a Napoli da una tipografia dalla lunga tradizione familiare. Anche la grafica, scelta tra 50 proposte nazionali, è stata assegnata a un’agenzia di Secondigliano, gestita dai tre fratelli Marotta. L’orgoglio è quello di aver potuto realizzare un prodotto dagli standard elevati in una città come Napoli, che è patria della capacità e della professionalità, nonostante le problematiche che registra. Secondo ritorno, offrire ai giovani autori la possibilità di vedere un libro editato e distribuito in tutta Italia, senza versare i contributi che normalmente vengono chiesti per “comprare” le copie che verranno pubblicate. Con la mia casa editrice miro a realizzare proprio questo

Editoria digitale o il cartaceo sopravvive?

GM: “Nonostante l’avvento degli ebook e delle riviste online, il piacere di leggere un quotidiano, una rivista, un libro stampato su carta è tutta un’altra cosa. L’odore della carta è insostituibile. Non credo quindi nella morte del cartaceo, ma vanno sensibilizzati i giovani all’utilizzo del giornale. Non sono abituati

Tu lavori in Rai dal 2004. Ti occupi di spettacolo, di attualità, di ambiente e territorio. Hai avuto forse meno spazio di quanto ne meritassi. Riscontri una scarsa meritocrazia nel mondo della televisione e del giornalismo? Cosa che potremmo estendere al mercato del lavoro italiano in generale.

GM: “L’Italia non splende per meritocrazia, ma questo accade in tutti i contesti, il deficit quindi non è ascrivibile solo alla Rai o al mondo del giornalismo. Nella vita vanno fatti dei sacrifici pur di raggiungere il proprio obiettivo, poi le opportunità arrivano all’improvviso, quando si smette di cercarle. Il mio motto è: ‘ se posso arrivarci io, puoi arrivarci anche tu’. Ci sono indubbiamente difficoltà d’inserimento nel mondo del lavoro e della comunicazione, nello specifico, ma se sei una persona capace, il sistema prima o poi avrà bisogno di te. Invito a ricordare sempre ‘vietato calpestare i sogni’”

Cosa ne pensi della politica odierna? Un teatro di figuranti o c’è speranza di fare di più e parlare di meno?

GM: “Direi che c’è l’obbligo di fare molto di più e parlare decisamente di meno. Vorrei ricordare che i politici e il Governo rappresentano in media la società attuale. Se non cambia il costume dell’italiano medio, non può cambiare il politico. Li eleggiamo noi. Mi divertono le condanne facili ai politici. Gli italiani devono imparare che lo Stato riflette loro stessi. Eleggiamo chi investe nella cultura e il progresso verrà

Gianni aggiunge:
Mi piacerebbe che si tornasse a un sistema elettorale che consenta a ognuno di noi di esprimere un parere. Il Porcellum lasciamolo a casa

Gianni Milano e le donne. Un rapporto speciale, perché?

GM: “Non c’è nulla di più bello del mondo delle donne. Le donne guardano il mondo a 360°, mentre noi uomini ci fermiamo al piano. Anni di lavoro negli eventi, a Miss Italia, mi hanno fatto conoscere meglio e apprezzare il mondo femminile. Credo che le donne abbiano una grande sensibilità e sono più esposte a manifestare i propri sentimenti. Ecco perché le statistiche dicono che il mio libro piace più alle donne che agli uomini, perché le donne non hanno pudore nel manifestarsi”.

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