Con il Verona si e’ conquistato la A passo dopo passo. Lui e Luca Toni hanno poi ha trascinato l’Hellas verso una classifica che a inizio campionato era impossibile immaginare, li’ a ridosso dell’Europa. Poi la chiamata del Napoli e Jorginho ha lasciato il Veneto per trasferirsi in azzurro. “Questo e’ un club importante e sono qui per vincere“, ha detto Jorginho nel corso della conferenza stampa di presentazione come nuovo giocatore del Napoli.
“Mi ha colpito molto l’accoglienza che ho ricevuto dai compagni e dalla citta’. Sono stato subito bene e mi trovo splendidamente in questo gruppo. Sono venuto a Napoli per crescere ed imparare, ma sono anche consapevole di poter dare il mio contributo alla squadra”. Quello che si aspetta Benitez, tecnico spagnolo che cercava un elemento di qualita’ da aggiungere a un reparto con tanti buoni giocatori, ma senza un regista con le sue caratteristiche. “Il mister mi ha insegnato i movimenti da fare e mi ha parlato molto riguardo all’aspetto tattico del centrocampo e dello schema che adotta la squadra. Sono contentissimo di essere qua, voglio crescere con impegno ed umilta’. Sono pronto ad andare in campo quando decidera’ l’allenatore”.
Il ruolo, assicura, per lui non e’ un problema. “Io sono cresciuto coprendo un po’ tutti i ruoli nel centrocampo, ma quello che preferisco e’ il centrale. Mi piace gestire la palla e leggere il gioco”. “Sono maturato osservando molto campioni come Pirlo e Xavi – ha proseguito Jorginho -. Qui ho trovato centrocampisti molto forti, ci sono tre nazionali svizzeri (Behrami, Inler e Dzemaili, ndr) e mi daranno una grande mano. Spero di poter arrivare ad alti livelli in futuro e vincere con il Napoli”.
Per lui il miglior giovane in serie A “e’ Berardi. Uno del 94 ha fatto quattro gol al Milan”. Sabato l’anticipo pomeridiano con il Chievo per gli azzurri, per Jorginho il primo impatto con il San Paolo. “Mi hanno raccontato del clima fantastico che c’e’ al San Paolo, so che c’e’ tantissimo calore e per me sara’ una ulteriore carica. Ho tantissime motivazioni ma voglio restare sereno per ora e giocare con serenita’ e consapevolezza di dare il massimo per il Napoli”. E’ italo-brasiliano, chissa’ che Prandelli non ci faccia un pensierino: “la Nazionale e’ una conseguenza del lavoro che fai con la tua squadra, io faro’ del mio meglio, poi spetta a Prandelli fare le scelte”.