“Gli Usa e l’Academy hanno capito il film e il suo sguardo di comprensione e di tenerezza verso le miserie umane, che non sono solo italiane ma appartengono a tutti”. Cosi’ il regista Paolo Sorrentino commenta con l’Adnkronos la nomination all’Oscar de ‘La Grande Bellezza’, inserito oggi dall’Academy nella cinquina delle pellicole in corsa per la prestigiosa statuetta come Miglior Film straniero. E a chi da Montecitorio aveva detto che ‘La Grande Bellezza’ “sputtana l’Italia all’estero”, Sorrentino, da Los Angeles dove si trova in queste ore, risponde: “Non bisogna confondere il cinema con i depliant turistici, io non lavoro in un’agenzia di viaggi. E comunque -ribadisce- il film forse andrebbe rivisto perche’, come hanno capito qui negli Usa, io non ho il dito puntato contro le debolezze umane, ma ho uno sguardo di assoluta comprensione”.
‘La Grande Bellezza’ era stato premiato il 13 gennaio scorso con il ‘Golden Globe’ come miglior film straniero, e il 7 dicembre scorso aveva vinto i premi come miglior film, migliore regia, miglior attore e miglior montaggio, agli European Film Awards dall’Accademia Cinematografica Europea. Adesso la corsa per l’Oscar. “Sara’ una lotta molto dura -sottolinea Sorrentino- ed e’ giusto che sia cosi’, perche’ tutti i film in cinquina sono avversari temibili, sono tutte pellicole di grande qualita’”. Il regista napoletano tiene a ringraziare “tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione del film, da Medusa a Pate’, che hanno finanziato, a tutti gli attori e i tecnici.
‘La Grande Bellezza’ e’ un film faticoso e impegnativo e senza lo sforzo e il lavoro di tutti loro non ci sarebbe stato”. E sull’eventuale vittoria al Dolby Theatre di Los Angeles il 2 marzo prossimo, dice: “E’ una cosa alla quale in questo momento non penso. I miei pensieri sono rivolti al fatto che oggi siamo entrati nella cinquina, un risultato difficile che l’Italia non otteneva da molti anni. Godiamoci questo traguardo -conclude- che e’ molto importante”.