L’ex console degli Stati Uniti a Napoli, Donald Moore, avrebbe trasformato la sede di rappresentanza diplomatica in una garconniere e avuto rapporti sessuali con prostitute e dipendenti. Questo è quanto apparso sulle pagine del New York Post, che rivela una denuncia al tribunale di Brooklyn.
Inoltre, sempre secondo il quotidiano newyorkese, Moore avrebbe manipolato i rimborsi spese. Secondo una ulteriore accusa, l’ex console, che ha lasciato l’incarico la scorsa estate, in una cena con un collega britannico avrebbe consapevolmente utilizzato carne avariata.
L’azione legale inoltrata al tribunale di Brooklyn contro il Dipartimento di Stato e per cover-up e discriminazione. Una ex dipendente del consolato, Kerry Howard, chiede al segretario di Stato John Kerry in persona un risarcimento di 300.000 dollari. Secondo la donna, il console avrebbe consegnato anche codici segreti alle sue visitatrici e quando ha tentato di denunciare il tutto ai superiori, è stata tormentata da Moore al punto di spingerla alle dimissioni. Howard ha anche rivelato di aver saputo che il console aveva messo incinta un membro dello staff e l’aveva costretta ad abortire. Il suo avvocato, Lawrence Kelly, ha affermato che altri sette dipendenti del consolato stanno considerando di intraprendere azioni legali contro Moore.