Per contrastare le ecomafie nella tristemente nota Terra dei Fuochi, scenderà in campo anche l’Esercito: il Governo ha dato parere favorevole all’impiego dei militari tra le province di Napoli e Caserta. Ad annunciarlo e’ stato il sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, commentando le modifiche al testo del decreto che, ha sottolineato Alfano, “ha visto le forze politiche, una volta tanto, tutte d’accordo, o quasi, nell’offrire soluzioni concrete per risolvere un problema specifico”.
L’unica astensione registrata e’ quella del Movimento 5 Stelle. Intanto l’attività di individuazione dei veleni interrati dal clan dei Casalesi in quelle terre prosegue: continuano a emergere rifiuti speciali e urbani dal sottosuolo di Villa di Briano (Caserta), vicino alla strada statale 7 bis Nola-Villa Literno dove, da ieri, sono in corso scavi ordinati dai magistrati della DDA di Napoli sulla base di dichiarazioni rese da ex affiliati di rango al clan, ora collaboratori di giustizia.
Al momento, pero’, i fusti tossici interrati, indicati agli inquirenti da Roberto Vargas e Francesco Della Corte – ex fedelissimi di Nicola Schiavone, primogenito del capoclan Francesco Sandokan Schiavone, attualmente in carcere come il padre – non sono stati rinvenuti. E’ emerso solo un bidone di latta della capacita’ di 20 litri con residui di solventi o idrocarburi trovato alla profondità di circa 15 metri, ben al di sotto del livello della falda acquifera che, in quella zona, e’ tra i 10 e i 12 metri.