Ieri pomeriggio Napoli è stata capitale natalizia della solidarietà. Quella vera, concreta che si materializza nell’immediato, con donazioni importanti che nel giro di pochi giorni si trasformeranno in volti sorridenti. Quelli dei genitori di tanti bambini affetti da malattie che li costringono a vivere sotto osservazione costante in ospedale. Per molti di questi bambini, amorevolmente seguiti dalle equipe dei medici del Santobono-Pausyllipon, adesso qualcosa cambierà, perchè grazie alla tecnologia potranno tornare nelle loro case ed essere costantemente monitorati a distanza.
Il Cardinale Sepe. Proprio lui è il cuore pulsante di questa grande iniziativa, giunta all’ottava edizione. Il Vescovo di Napoli, sempre attento ai problemi di chi è meno fortunato e pronto a tendere una mano a chi ha bisogno, anche questo Natale si è fatto catalizzatore di bontà. Ha provveduto personalmente alla raccolta dei regali, alcuni dei quali donati da Papa Francesco, Giorgio Napolitano, Gianni Letta, il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Doni che poi sono stati battuti all’asta sul palco dell’Auditorium del Centro Produzione RAI di Napoli (gremito in ogni ordine di posto) e che alla fine hanno fruttato ben 131.000 euro. Battitore d’eccezione è stato l’attore napoletano Patrizio Rispo, affiancato sul palco dalla conduttrice Veronica Maya, bravissima madrina della serata, a sua volta coadiuvata da alcuni comici di Made in Sud che si aggiravano tra il pubblico invitando i presenti a partecipare all’asta. Dalla penna del Cardinale Sepe, battuta per 30.000 euro, al presepe realizzato dai detenuti di Poggioreale. Dal poncho di Papa Francesco, ad una scultura di Lello Esposito. Gioielli, quadri, penne, orologi. Tutto è stato venduto a suon di rialzi.
Sal Da Vinci. La splendida serata di solidarietà, è stata poi allietata nel finale da uno straordinario concerto di Sal Da Vinci. Più di un’ora e mezza di spettacolo puro, spaziando tra il suo repertorio e quello della canzone classica napoletana, passando per omaggi a Fabrizio De Andrè e Carosone. Sal, figlio di Napoli e delle sue difficoltà (anche se nato a New York), ha dato vita ad uno spettacolo meraviglioso nel quale ha mostrato oltre le sue incredibili doti canore e di ballerino anche una spiccata sensibilità con momenti di riflessione, dialogo e di ricordi commoventi legati proprio all’ospedale Santobono, sottolineando più volte ( e con il cuore) l’importanza di quanto stava accadendo proprio in quel momento, nel quale “tutti insieme stiamo impastando sorrisi da donare a bambini meno fortunati“. Uomo di gran cuore, napoletano passionale, non si è tirato indietro alla chiamata del Cardinale Sepe e senza risparmiarsi un secondo ha portato sul palco tutta la sua energia, senza fermarsi un attimo.
Ancora una volta la città Napoli, chiamata in causa dal Cardinale Sepe e la sua chiesa, dagli imprenditori alla gente comune, ha dimostrato grande generosità mostrando nuovamente il suo gran cuore.