Martedì 3 dicembre, presso la sede storica vomerese della libreria Loffredo, ci sarà la presentazione di una novità letteraria quella di Gene R. Seesign dal titolo “I Custodi della Rivelazione” edita da Eracle. Non deve trarre in inganno il nome perché si tratta di uno scrittore napoletano al suo esordio letterario. Gennaro Castaldo è l’autore di questo thriller storico ambientato a Napoli e il nome la dice lunga sulle sue origini partenopee.
Il suo lavoro nasce soprattutto dal grande amore per la sua città, Napoli, una città che da sempre lo ha affascinato. Dall’approfondimento della sua conoscenza, attraverso scrupolosi studi, si è trovato di fronte ad una realtà storica che fino ad allora gli era sconosciuta. Da qui la spiegazione del suo pseudonimo filo-americano, si è sentito straniero nel momento in cui ha deciso di intraprendere un percorso come turista all’interno della sua città. Un mondo infinito carico di significati, simboli esoterici e messaggi pregni di storia l’hanno travolto, sconvolto e ancor di più affascinato tanto da dargli l’ispirazione di ambientarci un thriller. Quale teatro più adatto se non la città di Napoli, la sua città, uscendo da quegli schemi che, offendendola, tendono a provincializzarla e operando un tentativo di mettere in luce il suo vero volto, il suo valore storico e culturale.
Nel romanzo tutto ha origine, come tutti i thriller che si rispettano, con un omicidio, in questo caso brutale, di un barbone all’interno della chiesa di Santa Chiara. Il protagonista, un ignaro dentista napoletano dalla vita tranquilla, viene per caso trascinato nel vortice delle indagini. Per la soluzione del caso egli inizierà un viaggio a ritroso nel tempo, a 2000 anni fa. Giungerà a risolvere un mistero che vede già da secoli schierati su fronti opposti i Templari e la Chiesa ed avrà la sua strabiliante conclusione nella città partenopea. Altri personaggi saranno d’aiuto ma, illuminanti in alcuni momenti, saranno le canzoni dei Genesis che vengono in soccorso al protagonista, grande estimatore del famoso gruppo musicale inglese, con i loro testi esoterici quasi come una influenza divinatoria.
Impreziosisce questo lavoro letterario la prefazione di Antonio Sasso, direttore del quotidiano Roma che, ricordando le parole di Umberto Eco “I libri non sono fatti per crederci ma per essere sottoposti a indagine”, dice: “In questo romanzo poderoso e ponderoso di Gene R. Seesign, credetemi, c’è tanto da indagare da rimanere stupefatti dalla fantasia che alimenta questo straordinario narratore”.