Due famiglia residenti tra Brusciano e Somma Vesuviana avevano messo su un supermercato grazie ai prodotti a marchio “Aiuti UE“. A smascherarli è stato Giulio Golia de Le Iene. La gente del paese si recava in un capannone situato in una stradina parallela a via Marigliano per acquistare al prezzo di sei euro ciascuna una o più buste contenenti generi alimentari marchiati. Tutto cibo dell’Unione europea e quindi non commercializzabili ma destinati ai poveri.
I “furbetti” avevano creato apposta un’associazione onlus e l’avevano fatta inserire nel circuito del Banco Alimentare, organizzazione umanitaria con sede a Milano, ricevendo così ogni mese numerose scorte alimentari da donare ai poveri che provvedevano a sistemare con dei furgoni in un grosso capannone.
Ogni busta conteneva: 4 pacchi di penne rigate, 4 pacchi di spaghetti, 4 pacchi di ditalini, un pacco di fette biscottate, un pacco di biscotti secchi, un pacco di biscotti per l’infanzia, 4 buste di latte, 2 pacchi di riso, un cartone di pelati, 5 marmellate, un formaggio Grana padano, 3 pelati Doria, una bottiglia di olio, una scatola di fagioli, 2 di piselli 2 di lenticchie.
Per fortuna il giro di affari è stato interrotto dal blitz effettuato pochi giorni fa da una troupe della trasmissione di Italia 1. E’ scattata immediatamente la cancellazione dell’associazione truffaldina dall’elenco delle onlus che agiscono per conto del Banco Alimentare: merce e capannone sono stati sequestrati.
Ecco il servizio andato in onda: