Corsi di formazione mai realizzati con il fine di intascare i fondi comunitari. Il risultato è 32 indagati ed un sequestro di beni per oltre 112mila euro. A scoprire la truffa le Fiamme Gialle di Massa Lubrense, in provincia di Napoli, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata.
L’accusa è truffa aggravata ai danni dell’Unione Europea e della Regione Campania a carico di individui residenti nelle province di Napoli e Caserta. I finanziamenti percepiti indebitamente erano tratti dal Fondo sociale europeo ed erogati dalla Regione nell’ambito del Por 2000-2006 Progetto Aifa (Accordo di inserimento formativo per l’assunzione) ed erano stanziati dall’Ue.
I fondi avrebbero dovuto essere destinati a imprese per organizzare corsi di formazione in favore di giovani disoccupati da inserire nel mondo del lavoro per un periodo minimo di due anni. Le indagini hanno visto il coinvolgimento di due titolari di aziende della Penisola sorrentina (esercenti di attività di bar-ristorazione e agenzia di viaggi), due titolari di un’agenzia di formazione del Casertano, 16 tra docenti e tutor aziendali e dieci allievi corsisti del Napoletano.
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