Nell’aria di Napoli c’è un alta concentrazione di polveri sottili. Ha sottolinearlo sono i dati dell’Arpac durante analisi avvenute nel mese di ottobre. La centralina dell’Osservatorio di Capodimonte ha registrato ben 6 sforamenti con picchi di 80 microgrammi contro il limite di 50 per metro cubo. La zona con maggiori sfioramenti è quella Ferrovia, con 9 nel mese di ottobre ed addirittura 89 dall’inizio dell’anno.
Se la situazione non dovesse migliorare, il vice sindaco Tommaso Sodano sta già valutando la possibilità di un blocco del traffico. Un appello viene lanciato anche da Francesco Emilio Borrelli che, seguendo i dati dell’Arpac, ha affermato che il 63% dell’inquinamento cittadino è da attribuire alle navi in banchina che, non potendo spegnere i motori, producono una quantità impressionante di fumi.
A rendere ancora più inquietanti questi dati ci pensa la dichiarazione della Iarc: gli inquinanti atmosferici causano il cancro del polmone e con certezza proprio le polveri sottili Pm2.5 e Pm10.
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