Incredibile ma vero. Don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano conosciuto per la sua lotta ai roghi tossici nella Terra dei Fuochi, non è stato invitato alla manifestazione di sabato scorso a Napoli. Per giustificare la sua assenza ha postato un lungo commento su Facebook.
“A quella manifestazione – scrive il parroco – non sono stato mai invitato. Da quando, ho sentito forte il dovere di dare una mano perché il terribile dramma che ci uccide giungesse a qualche soluzione, è nato un ‘Coordinamento’ di tanti comitati già esistenti sul territorio. Coordinamento che in questi lunghi e faticosi mesi ha lavorato sodo portando alla ribalta nazionale e internazionale la situazione della nostra terra. Queste persone godono della mia fiducia. Si riuniscono regolarmente con grande sacrificio, sottraendo tempo alla famiglia e allo svago. In questi mesi sono nati tra noi amicizie sincere e passione sempre maggiore per l’impegno comune. Se la mia persona è diventata più mediatica credo che sia solo per il fatto di essere un prete. Tutto, dunque viene condiviso. Mai, nemmeno una volta, è stato diramato un comunicato senza previa condivisione”.
“In questi mesi – prosegue don Patriciello – abbiamo fatto mille cose. Abbiamo raccolto 35mila firme per denunciare le amministrazioni inadempienti. Abbiamo rivolto una petizione al parlamento europeo. Primo firmatario il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo. Siamo andati, il dottor Marfella e io, a Bruxelles per essere auditi. I dottori Gaetano Divezzi e Antonio Marfella sono stati ascoltati dalla Commissione Salute del Senato della Repubblica. La Commissione Ambiente ha ascoltato me, Mauro Pagnano e ancora Marfella. In parrocchia a Caivano sono arrivati i ministri Orlando e De Girolamo. Prima ancora era venuto Balduzzi e la Commissione bicamerale presieduta da Gaetano Pecorella”.