La Procura di Avellino ha dato un nuovo incarico hai periti, ovvero completare la successione di urti provocati dal bus prima di precipitare dal viadotto. I nuovi consulenti nominati sono quindi tornati oggi nel deposito giudiziario di Mercogliano dove sono custoditi tutti i veicoli coinvolti nell’incidente del 28 luglio scorso, avvenuto lungo l’autostrada A16 Napoli-Canosa nel tratto Avellino Ovest – Baiano.
Nella giornata di domani, invece, le perizie verranno fatte sul viadotto Acqualonga concentrandosi sulle barriere nel tratto in direzione Napoli ancora sequestrato. Il viadotto, alto circa 25 metri, fu costruito nel 1965, fu revisionato negli anni 70 e le barriere sono state sostituite nel 1988-89. “Siamo già a una fase avanzata della perizia – spiega un consulente di parte civile, Angelo Marra – bisognerà poi in laboratorio riportare i dati acquisiti sulla presenza dei corpi e dei reperti e creare la mappatura cinematica degli eventi”.
Al centro delle perizie, che termineranno mercoledì prossimo, l’angolo di impatto tra il bus e le barriere. “Le barriere vengono poste – prosegue il consulente – per consentire a un veicolo di rientrare in carreggiata. Dobbiamo capire perché questo non e’ avvenuto. La perizia servirà a definire lo stato degli ancoraggi che non hanno tenuto”.
