La sua inaugurazione è stata accompagnata dall’approvazione generale: dopo il primo weekend però per il Bateau Mouche Napoli è già il tempo delle polemiche. La nave che accompagna i turisti in giro per il golfo di Napoli alla scoperta delle bellezze della città ha, infatti, percorso un tratto di mare protetto.
La denuncia, con tanto di foto dimostrativa, è del Centro Studi Interdisciplinare Gaiola: sulla pagina facebook del Centro è stata postata un’immagine in cui si metteva in evidenza come il Bateau Mouche non avesse rispettato i limiti dell’Area Marina Protetta.
“Dopo un’intera estate passata a lottare contro i motoscafisti della domenica che sfrecciano all’interno del Parco – il post del Centro Studi Gaiola – , è avvilente vedere sfrecciare assieme a loro persino il tanto atteso ‘Bateau mouche’ cittadino, incurante dei limiti dell’Area Marina Protetta e della storica meda cardinale SUD che indica il limite delle acque non sicure per la navigazione”.
Sul social network sono arrivati decine di commenti, quasi tutti schierati dalla parte del Centro: e dire che all’annuncio dell’inaugurazione del Bateau Mouche molti erano stati i commenti entusiastici per un’iniziativa che avvicinava Napoli a capitali europee come Parigi.
Il Centro Studi Gaiola ha tenuto a precisa che la denuncia non ha alcun intento politico: il giro turistico sul Golfo è organizzato dall’Alilauro con il patrocinio del Comune di Napoli. L’iniziativa, ancora in fase sperimentale, prevede per ogni sabato e domenica di settembre quattro partenze giornaliere (10:00, 12:00, 15:00, 17:00): il prezzo per una corsa è di 4,50 (3 euro per i minori di 12 anni). Il tour porta alla scoperta Palazzo Donn’Anna, Villa Rosbery, Marechiaro, Nisida e Castel dell’Ovo e appunto La Gaiola: un’iniziativa lodevole ed è davvero un peccato che debba essere macchiata dal mancato rispetto dei limiti di navigazione.