Un banale litigio per una precedenza non data si è trasformato in omicidio: è accaduto a Lauro, in provincia di Avellino domenica sera. Domenico Aschettino, 40 anni, ex guardia giurata attualmente disoccupato, ha ucciso Vincenzo Sepe, 44 anni, suo vicino di casa, e ha ferito altre quattro persone, parenti della vittima.
L’omicida si è poi costituito ai carabinieri, mentre i quattro feriti sono stati ricoverati in ospedale: due di loro sarebbero in gravissime condizioni. Si tratta di Carolina Sepe, 19 anni, figlia di Vincenzo, trasportata in elicottero all’ospedale Cardarelli di Napoli: la giovane, incinta di tre mesi, è in coma ed in imminente pericolo di vita. Il secondo ferito in gravi condizioni è l’altro figlio della vittima, Orlando, 21 anni, sottoposto a un delicato intervento chirurgico presso l’ospedale di Nola. Nessuna preoccupazione invece per Vincenzina Ferraro, 42 anni, e Bettina Crisci, rispettivamente compagna e suocera di Vincenzo Sepe, anche loro colpiti dai proiettili sparati da Aschettino.
Secondo quanto sono riusciti a ricostruire i carabinieri del comando provinciale di Avellino, Sepe e Aschettino avevano avuto un diverbio per una precedenza sabato pomeriggio. Domenica intorno alle 20 si è consumato l’omicidio: l’ex guardia giurata è andata armata a casa della vittima e dopo un nuovo litigio ha aperto il fuoco contro Sepe. All’udire degli spari sono sopraggiunti i parenti: anche contro di loro Schettino ha utilizzato la pistola, detenuta legalmente, prima di dirigersi verso la caserma dei carabinieri di Lauro per costituirsi. Qui è stato interrogato dagli investigatori coordinati dal comandante provinciale di Avellino, Giovanni Adinolfi, e dal comandante del Nucleo investigativo, capitano Antonio Patruno.
Le indagini sull’omicidio sono state affidate alla Procura di Avellino che ha già disposto l’autopsia sul cadavere di Vincenzo Sepe.
AGGIORNAMENTO – Non ci sarebbero più speranze per Carolina Sepe: i medici hanno dichiarato la morte cerebrale della 19enne.
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