Dopo un paio di anni di relativa tranquillità per Napoli si profila il rischio di una nuova emergenza rifiuti: l’allarme è stato lanciato da Enrico Angelone, amministratore unico della Sapna (Sistema Ambiente Provincia di Napoli) e mette nel mirino una circolare del ministero dell’Ambiente che bloccherebbe i trasferimenti fuori regione dei rifiuti non stabilizzati.
Il provvedimento del dicastero guidato da Andrea Orlando va incontro alle indicazioni interpretative della Commissione europea che chiariscono a quali attività di trattamento devono essere sottoposti i rifiuti urbani per poter essere ammessi e smaltiti in discarica. In particolare la circolare impedisce il conferimento in discarica al tal quale, pur se sottoposto a tritovagliatura.
Una circolare che mette però a serio rischio emergenza rifiuti la Provincia di Napoli: “In un paio di settimane ci troveremo con i rifiuti fino al terzo piano – l’allarme di Angelone -. Si rischia la catastrofe e questa volta non è colpa nostra”. Già perché l’amministratore unico di Sapna punta l’indice contro il Governo che non ha avvisato nessuno del cambiamento in arrivo.
Angelone spiega: “Il provvedimento dispone dalla sera alla mattina che i rifiuti umidi non stabilizzati non possono più essere portati altrove”. Un problema serio per la Campania dove i tre impianti di tritovagliatura e imballaggio producono soltanto il 30% di Futs (frazione umida tritovagliata stabilizzata), l’unica che potrebbe essere conferita altrove: “Quando i depositi saranno pieni, i camion non potranno più conferire e la raccolta di bloccherà completamente“. Così nella Provincia di Napoli potrebbero ricomparire i cumuli di spazzatura, un triste spettacolo che negli ultimi tempi ci eravamo quasi dimenticati.