Giornata conclusiva del Procida Film Festival 2013 con le premiazioni delle opere in concorso. La serata, svoltasi nella splendida cornice della Corricella in Piazzetta Massimo Troisi, è iniziata con i ballerini di tango Vincenzo Caiazzo e Oxana Mastkvich che hanno danzato sulle note e sulle immagini de “Il Postino”, ricordando la scena in cui Pablo Neruda danza con la moglie. Poi via con le proclamazioni. Ad aggiudicarsi il “Ciak Corricella”, opera realizzata dall’artista italo-australiano Luigi Nappa, come “Miglior Videoclip” è stata la regista Elena de Candia grazie a “Sciami” della band Victor Zeta e i fiori blu. La “Miglior Webserie” scelta dalla giuria presieduta da Vincenzo Esposito, professore di Storia del Cinema all’Università Federico II, è stata “Gli abiti del male” di Guido Geminiani e Andrea Sgravatti, progetto che punta in alto forte della distribuzione sulla piattaforma Yahoo!.
Prima di passare alle altre premiazioni, c’è stato spazio per un premio speciale, quello di “Miglior Attore” che è andato a Libero De Rienzo. Il David di Donatello, ha incontrato il pubblico raccontandosi attraverso le domande del giornalista de “Il Mattino” Diego Del Pozzo. L’interessante chiacchierata si è soprattutto incentrata sull’esperienza del set “Fortapasc”, pellicola in cui De Rienzo interpretava Giancarlo Siani, il giornalista ucciso dalla Camorra.
La serata è proseguita con le premiazioni del “Miglior Documentario” che è andata ai registi Lucio Fiorentino e Paolo Miorandi per “Libro di sabbia”, testimonianza dell’opera di Fernando Nannetti che nei 20 anni che ha trascorso nel manicomio di Volterra ha inciso i muri del padiglione con la fibbia della cinta realizzando un enorme (180 metri), profetico, visionario, libro di pietra. Menzione speciale per la sezione Documentari per “Shapes Recording” di Giuliana Fantoni e “Mas allà de la Santeria” di Parsifal Reparato. Il “Ciak Corricella” come “Miglior Cortometraggio” è andato ad “Oroverde” pellicola di Pierluigi Ferrandini ambientata nel 1935 che narra la vera storia della dodicenne Bianca Panarese, il suo duro apprendistato come operaia tabacchina presso il grande Consirzio e il suo amore per il fratello quindicenne Pietro, coltivatore di tabacco, ucciso durante le proteste delle tabacchine contro la chiusura del Tabacchificio.
Ancora un Premio Speciale, l’ultimo assegnato in questa edizione, a Massimiliano Gallo come “Personaggio dell’anno”. L’attore partenopeo, impegnato su un set a Milano, ha salutato il Procida Film Festival con un videomessaggio.
Gran finale in musica con Marcello Colasurdo che ha fatto ballare l’incantevole porticciolo di pescatori della Corricella con le sue sonorità che affondano le radici nella tradizione popolare.
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