I fiori, i baci alle foto e le lacrime: c’erano tante autorità ai funerali delle vittime della strage del bus in Irpinia, ma quello che contava realmente oggi erano quelle 38 bare disposte in fila al Palazzetto dello Sport di Monteruscello e il dolore di chi era lì per l’ultimo saluto a un suo caro.
Oltre quattromila persone hanno partecipato ai funerali delle vittime del tragico incidente avvenuto domenica sera sull’A16: una giornata di lutto, con la disperazione dei familiari delle vittime che non ha trovato conforto nel telegramma inviato dal Papa.
Difficile reggere al dolore provato, difficile trovare un freno alla sensazione di perdita provata da tante delle persone presenti ai funerali: diverse le persone che hanno accusato un malore durante le esequie e sono dovute ricorrere alle cure dei sanitari. Non solo lacrime hanno accompagnato le bare nell’uscita dal Palazzetto di Monteruscello: le urla di disperazione hanno squarciato il silenzio di una mattinata listata a lutto per tutta Italia.
Un silenzio che ora chiede di essere ascoltato per assicurare la verità sull’incidente che ha messo fine a 38 vite: non servirà neanche questo ad attutire la disperazione di chi ha perso un proprio caro, ma potrà forse servire a dare almeno un perché alle tante lacrime versate.
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