Ha riaperto lo scorso 15 luglio il megastore Fnac di via Luca Giordano, rimasto chiuso dal 27 maggio scorso dopo l’acquisto dei cinque rami dell’azienda della FNAC ITALIA Srl in liquidazione da parte della FCR GROUP SRL UNIPERSONALE, Società controllata dalla DPS, ovvero TRONY.
Il marchio per ora resta quello della casa francesce: è salvo il settore culturale, con un buon assortimento di libri e dvd che occupano gli scaffali del piano inferiore come nel precedente allestimento. Diverse sono le aziende interessate a una partnership con Trony per far sopravvivere il settore editoriale di Fnac, tra cui Mondadori e Feltrinelli.
L’interno è rimasto pressocchè invariato, bar incluso, con un grande spazio dedicato al reparto elettronica, ma diversa sarà ben presto la formula di vendita al pubblico. Dovrebbe essere sperimentato, infatti, un nuovo format con la formula “ Shop in Shop o Store in Store ” , realizzata attraverso delle singole aree diverse l’una dall’altra e dedicate ognuna ad uno specifico brand con personale specializzato e dedicato.
Anche gli impiegati sono rimasti gli stessi, ma su 70 lavorano meno di metà, colpiti da cassa integrazione a rotazione, sebbene le intenzioni dei sindacati siano quelle di «impiegare il maggior numero di lavoratori e di mettere tutti gli altri in formazione così da ricollocarli all’interno dei negozi Trony vigilando sul fatto che il passaggio dovrà comportare disagi minori per tutti in maniera equa», annuncia Rino Strazzullo, segretario generale della Uiltucs Campania.
I prezzi sono rimasti sostanzialmente inalterati, la folla non manca, continuo è il via vai di clienti che affollano il negozio già dal suo primo giorno di apertura, seppure la maggioranza entri solo per curiosare tra tablet, iphone e pc senza poi acquistare nulla.
Grande è la soddisfazione espressa da Gennaro Capodanno, presidente del comitato Valori collinari, da mesi impegnato sulle problematiche relative alla riapertura del megastore Fnac, uno dei punti di riferimento commerciale e culturale del quartiere Vomero dal lontano 2003. << Tutto sembra essere tornato come prima, – commenta Capodanno – se si eccettua l’ora di chiusura che al momento resta fissato alle 20,00 invece che alle 21,00, ma col tempo anche questo importante prolungamento dell’orario, che vivacizza la zona fino a tardi, consentendo ai dipendenti di altre aziende commerciali di poter fruire della possibilità di fare acquisti in quell’ora aggiunta, è auspicabile che sia ripristinato>>.
Resta ora la speranza che vengano ripristinate anche le numerose iniziative culturali che fino a poco tempo fa riempivano lo spazio forum, con presentazioni di libri e dischi che hanno sempre attirato una gran folla di appassionati e curiosi, un passo importante verso una nuova fidelizzazione della clientela.
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