Gioia e malinconia, insicurezza e forza, paura e soprattutto voglia di vivere. Due ore piene di emozioni sono quelle che Niccolò Fabi, cantautore romano, ha regalato ancora una volta ai suoi fan nella tappa napoletana dell’Arenile Reload. Dopo l’ atmosfera dei teatri – “un modo di ascoltare più statico, perché stando seduti c’è una diversa partecipazione” come ha detto lo stesso Fabi dal palco- spazio ad una diversa interazione con il suo pubblico che, ancora una volta lo accoglie numeroso e non delude. Giovani e meno giovani hanno riempito l’Arenile di Bagnoli per una delle serate del programma estivo Drop Music Juice.
Una scaletta che cambia da data a data, proprio per rendere unico ogni spettacolo, è quella che Fabi propone nel suo tour estivo in giro per l’Italia. Ventuno i brani: dagli storici successi (da “Capelli” –accennata in una nuova veste ritmica- a “Costruire” fino a “Lasciarsi un giorno a Roma” e a “Offeso”) ai suoi brani più recenti. Spazio infatti ai suoi ultimi album “Ecco” (2012) e “Solo un uomo”(2009), le ultime tappe di un “viaggio” difficile che Fabi ha scelto di condividere attraverso la musica, proprio come ha spiegato ieri tra una canzone e l’altra.
Subito grande feeling con il pubblico partenopeo: tra note all’insegna del reggae, del pop e del folk, Fabi ha scherzato con i suoi spettatori mostrando di conoscere ed apprezzare il dialetto napoletano e assecondando le richieste musicali che gli venivano lanciate a distanza.
Sul palco, con l’autore, una band di amici: Roberto Angelini (chitarre elettriche, acustiche e slide), Pier Cortese (cori e chitarra acustica), Gabriele Lazzarotti (basso), Fabio Rondanini (batteria), Daniele Rossi (sintetizzatori e tastiere) co-autori dei diversi arrangiamenti e delle sonorità dell’ultimo album, registrato in Salento negli studi dell’amico Roy Paci.
Sulle note de “Il Negozio di antiquariato” Niccolò Fabi saluta i suoi fan. Ma è solo un arrivederci.