Santobono, si spengono i respiratori: paura per otto neonati

Paura all’ospedale Santobono di Napoli: in una denuncia presentata dai genitori dei bambini ricoverati nel nosocomio alla Procura di Napoli si parla di un black-out di circa quaranta minuti dei macchinari della terapia intensiva neonatale.

L’episodio è avvenuto domenica scorsa dalle 15.30 alle 16.10, come si legge nell’esposto presentato da otto coppie di genitori che hanno temuto per la vita dei loro piccoli: “Alle 16.10 i macchinari hanno ripreso a funzionare e nel periodo di black-out i neonati sono stati tenuti in vita attraverso respiratori manuali, grazie alla professionalità e al tempestivo intervento dell’equipe di medici e infermieri di turno”.

Passata la paura, i genitori degli otto bambini che domenica hanno rischiato la vita al Santobono chiedono ora ai magistrati di fare chiarezza e accertare le responsabilità con l’avvio delle indagini del caso. Alla denuncia rispondono i vertici dell’ospedale pediatrico, secondo cui lo stop ai macchinari della terapia intensiva neonatale non ha portato a nessuna conseguenza per la salute dei piccoli pazienti ed è un episodio non prevedibile, avvenuto in una struttura dove gli impianti sono a norma e da poco rinnovati.

Per fare chiarezza sulla vicenda all’ospedale Santobono è stato anche nominato un esperto che dovrà far venire alla luce i motivi che hanno portato al black-out dei macchinari salva-vita e intervenire in modo tale da evitare che tale situazione di emergenza possa tornare a ripetersi all’interno della struttura pediatrica. Ora, dopo la denuncia dei genitori, anche la magistratura indagherà sul caso per accertare eventuali responsabilità di un episodio che, fortunatamente, si è risolto senza conseguenze per i neonati.

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