Operazione contro il traffico di droga compiuta nella notte dai Carabinieri in varie città di Italia: in manette sono finite 46 persone, riconducibili ai clan di camorra Lo Russo, Castaldo, Gallo-Cavalieri, Annunziata e Pecoraro. Le ordinanze sono state emesse dal gip di Napoli: l’accusa è di associazione finalizzata al traffico internazionale e allo spaccio di droga, violazione della Legge sulle armi, riciclaggio e trasferimento fraudolento di beni.
Le indagini, durate alcuni mesi, hanno portato al sequestro di 44 chilogrammi di cocaina, denaro contante e conti correnti per circa un milione di euro e armi: secondo quanto appurato dagli investigatori i cinque gruppi criminali importavano la droga, in particolar modo la cocaina, dal Sud America, via Spagna, e poi la mettevano in commercio in tutta la Campania e anche in altre regioni d’Italia.
Gli inquirenti hanno, infatti, documentato il legame dei clan coinvolti nel blitz con altri gruppi criminali operanti nella Penisola. A gestire il traffico di droga, che aveva come punto di approdo il porto di Salerno, era il gruppo che faceva capo a Gianluca e Luigi Amirante e Pasquale Fiorente che operavano grazie all’intermediazione di Arturo Josè de la Rosa Mendez.
Gli arresti sono avvenuti a Napoli, Barcellona, Salerno, Caserta, Rovigo, Cosenza, Brindisi e Siena: a eseguirli i carabinieri del Gruppo di Castello di Cisterna in Italia e gli agenti dell’Udyco di Madrid in Spagna. Durate le indagini sono stati arrestati anche 14 corrieri, mentre per 16 persone il provvedimento cautelare è stato notificato in carcere, in quanto detenuti per altri reati. Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire nel dettaglio compiti e ruoli svolti dai membri delle organizzazioni criminali dedite al traffico di droga, i rapporti con i fornitori esteri e i canali di trasporto nazionali e internazionali.