Quasi quattro milioni di euro di danno erariale per le irregolarità nella gestione di Arin spa, la società di proprietà del Comune di Napoli ora trasformata in Abc (Acqua Bene Comune): questo l’esito delle indagini condotte dal Nucleo tributario della guardia di finanza, secondo cui tre milioni di danno sono da attribuirsi ad Arin/Abc, mentre i restanti seicento mila euro sono attribuibili a Net service srl, società partecipata al 100% dalla stessa Arin.
L’inchiesta è nata da alcuni esposti presentati dagli attuali amministratori dell’azienda che hanno evidenziato un presunto danno erariale derivante dalla gestione precedente: nell’ambito delle indagini sono stati inviati alcuni inviti a deporre che serviranno a chiarire alcuni aspetti della vicenda. In particolare gli inquirenti vogliono far luce sull’acquisto da parte di Net service della Marino lavori srl (che non sarebbe stato conveniente per il gruppo) e sull’affidamento di appalti relativi alla ricostruzione post-terremoto 1980 al Consorzio Serino, formato da Arin e NEt service. Gli appalti fanno riferimento all’acquedotto Serino finanziate con i fondi previsti dalla legge 219/1981.
Tra gli indagati l’amministratore unico, il direttore generale, un dirigente, i componenti del collegio sindacale dell’Arin e un dirigente del Comune di Napoli. Inoltre la Guardia di Finanza ha notificato il provvedimento di sequestro di beni immobili, conti correnti e crediti, sino alla concorrenza del danno erariale all’ex amministratore unico, Maurizio Barracco e al direttore generale, Francesco Panico.