Vittima del vizio del gioco, dell’incapacità di rinunciare al richiamo delle slot machine: un ragazzo di 19 anni si è suicidato a Ischia poco dopo le cinque di questa mattina. Si è lanciato da circa cinquanta metri, lasciandosi cadere dal muraglione della chiesa del Soccorso a Forio d’Ischia: a ritrovare il cadavere sono stati alcuni pescatori della zona, impegnati in una battuta di pesca.
L’allarme ha fatto arrivare sul luogo i vigili urbani, poi i carabinieri: sono stati i militari a ritrovare nelle tasche del ragazzo un biglietto indirizzato alla madre. Poche parole per spiegare un gesto che ha lasciato sgomenta l’intera isola: a spingere il 19enne verso il vuoto, verso la fine di una vita ancora tutta da scrivere, è stato il senso di colpa per aver dilapidato tutti i risparmi di famiglia alle slot machine.
Il ragazzo, Marco Castaldi, sarebbe originario di Barano d’Ischia, uno dei comuni dell’isola, ed era impiegato part-time: il suo gesto, la rinuncia a una vita travolta dal vizio del gioco, ha sconvolto i cittadini e sul web è partita una valanga di commenti per chiedere alle autorità il divieto di utilizzo dello slot machine nei locali.
Sul caso indagano le forze dell’ordine con il magistrato di turno che ha disposto l’esame autoptico sulla salma del giovane che sarà eseguito a Napoli: una decisione di routine perché ci sono davvero pochi dubbi sulla natura della morte del 19enne. Oltre al biglietto, non è stato trovato nessun segno sul suo corpo che possa far pensare a qualcosa di diverso dal suicidio: purtroppo nessuno si è accorto dei segni lasciati nella sua psiche dal richiamo del gioco d’azzardo, il vero colpevole di un’assurda vicenda.