Nando è un vero è proprio asinello e il prossimo giovedì, 13 giugno, terrà una lezione all’Università degli studi di Salerno. Attraverso l’animale, infatti, si illustretanno le pratiche dell’Agricolutura Organica Rigenerativa che vede sempre più attivi contandini che diventano veri e propri imprenditori. L’iniziativa si chiama “Un ciuccio in piazza del Sapere” nell’ambito del corso che mescola le conoscenze dell’agricoltura biologica con le pratiche tradizionali fino alle più moderne tecniche scientifiche, per produrre alimenti sani a costi sostenibili.
L’asino è il mezzo di trasporto simbolico che vuole mettere in rete i nuovi contandini e le comunità che stanno sorgendo sempre più numerose soprattutto in Cilento. Alla fine del corso, infatti, Michele Sica dell’associazione RuralHub, e Gennaro Fontanarosa dell’associazione L.O.S.A.P. Terra del Fico promotori dell’iniziativa, viaggerano in “Ciucciopolitana” per il Cilento, facendo tappa a Pruno di Laurino, Atena Lucana, Sanza e Buonabitacolo.
Da un po’ di tempo a questa parte la ruralità sta vivendo un nuovo boom, soprattutto dalla seconda metà degli anni Novanta quando è nato il fenomeno del downshifting che sta per semplicità volotaria. Si tratta di un stile di vita che punta a rallentare i ritmi, contro una frenetica routine, in cui si impegna parte del tempo ad attività di volontariato oppure riducendo l’orario di lavoro. Il vero downshifter rinuncia alla carriera e al potere, quindo anche al denaro, per dedicarsi di più alla sua sfera emotiva e rifugiandosi nell’artigianato e nell’agricoltura che diventa anche un mezzo di sostentamento. Proprio per questo scegliere uno stile di vita a contatto con la natura rende l’agricoltura un nuovo motore economico, per la produzione di alimenti e la salvaguardia delle risorse naturali primarie e della biodiversità.