Hanno immesso sul mercato mozzarella prodotta da bufale malate di brucellosi: questa la scoperta che arriva da un’inchiesta portata avanti dal Corpo Forestale dello Stato in provincia di Caserta. Secondo quanto si apprende la mozzarella sarebbe stata prodotta da un noto caseificio che esporta i propri prodotti anche fuori dai confini italiani: il rischio per i consumatori è elevato, così come quello per le persone che in azienda hanno avuto contatti con le bufale affette da brucellosi.
La Brucellosi, come riportato sul sito Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità, è una Zoonosi causata da batteri appartenenti al genere Brucella: gli uomini possono contrarre la malattia attraverso il contatto con animali o alimenti di origine animale contaminati. In particolare la brucellosi si può contrarre quindi attraverso il cibo, per inalazione e tramite piccole ferite della pelle.
La prima ipotesi è quella più comune: il batterio della brucellosi è, infatti, presente anche nel latte prodotto dall’animale contagiato e questo non è sottoposto a pastorizzazione, la brucellosi si diffonde anche all’uomo. Al momento non esiste alcun vaccino per l’uomo.
Le indagini che hanno portato alla luce il maxi imbroglio hanno evidenziato anche i notevoli guadagni per l’azienda e hanno evidenziato come è stato possibile grazie al raggiro dei controlli sanitari. Maggiori informazioni sulle indagini saranno diffuse nel corso di una conferenza stampa convocata per mezzogiorno presso la Procura di Santa Maria Capua Vetere: al momento si sa che l’azienda coinvolta nell’inchiesta è un marchio molto noto nel settore e ultimamente è stato protagonista di una campagna pubblicitaria molto diffusa.
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