No agli aumenti: l’assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella si scaglia contro l’arbitrario aumento delle tariffe dei biglietti per il trasporto pubblico in Campania, scattati ad aprile. Una scelta che ha sempre avuto la contrarietà della Regione che ora chiede il ritorno alle tariffe precedenti: “Le aziende di trasporto hanno aumentato arbitrariamente il costo dei biglietti. Una decisione che penalizza i cittadini onesti, per questo bisogna ritornare alle vecchie tariffe”, le parole inserite in una lettera inviata da Vetrella ai vertici delle società di trasporti campane.
Secondo l’assessore regionale l’aumento dei biglietti non avrebbe senso in un periodo in cui le aziende non hanno la possibilità di garantire servizi adeguati, favorendo la crescita del numero di evasori: “A Napoli un passeggero su due viaggia senza tagliando, sulla Circumvesuviana è stato riscontrato un tasso di evasione dell’80%. Davanti a questi dati allarmanti non sono state messe in atto le giuste contromosse: per questo l’aumento dei prezzi dei biglietti colpisce solo chi rispetta le regole”.
Ora però le aziende di trasporto pubblico della Campania devono fare retromarcia, anche perché la finanziaria approvata dal Consiglio regionale rende inapplicabile i nuovi prezzi. Ecco quindi che a breve il biglietto Unico per Napoli, quello valido 90 minuti, tornerà a costare 1,20 euro e non 1,30 come capita attualmente e così anche per gli altri tagliandi.
Un ritorno al passato che potrebbe non essere definitivo: in futuro, fa sapere l’assessore Vetrella, potrebbero esserci nuovi ritocchi verso l’alto, ma solo quando saranno state messe in atto le necessarie strategie di “efficientamento e razionalizzazione delle aziende”.